Era stato sospeso dalla carica a giugno, quando era finito coinvolto in un'inchiesta per corruzione condotta dalla Procura di Forlì. Dopo la pronuncia del Riesame il ritorno ma solo “virtuale” (ASCOLTA L'AUDIO)
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In punta di piedi e nel silenzio generale in giunta regionale è tornato Marcello Minenna. O almeno è tornato sulla carta è il caso di dire. L’assessore regionale all’Ambiente, infatti, era stato sospeso dalla carica il 22 giugno scorso quando finì coinvolto nell’inchiesta per corruzione condotta dalla Procura di Forlì. Al centro dell’inchiesta un appalto da tre milioni di euro per la fornitura di mascherine all’Ausl della Romagna durante la pandemia. Secondo gli inquirenti quelle mascherine non erano dotate della necessaria certificazione e non erano idonee, ma Minenna avrebbe dato il via libera all’importazione per accreditarsi con la Lega, grazie ai buoni uffici di Gianluca Pini, imprenditore ed ex parlamentare del Carroccio, per rimanere alla guida dell’Agenzia delle Dogane. Pini era finito in carcere, Minenna invece ai domiciliari.
L’inchiesta | L’assessore regionale Minenna accusato di aver facilitato l’importazione di mascherine per accreditarsi con la Lega
A causa della Severino che prevede “la sospensione di diritto dalle cariche di presidente della giunta regionale, assessore e consigliere regionale, quando è disposta l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari” Minenna aveva dovuto lasciare i suoi uffici alla Cittadella.
Il 7 luglio scorso, però, il Riesame ha deciso di annullare la misura per Pini, che ora è ai domiciliari, e far tornare in libertà lo stesso Minenna. L’inchiesta in realtà appariva in alcuni punti fumosa, soprattutto per quanto riguarda le finalità per le quali Minenna avrebbe asservito la sua funzione pubblica agli interessi dell’imprenditore leghista. Va considerato infatti che nomine come quella di direttore dell’Agenzia per le Dogane sono appannaggio del Consiglio dei Ministri e non di un singolo ministro. Minenna venne, fra l’altro, confermato alla guida dell’agenzia il 17 maggio 2021 dal Governo Draghi. Saranno comunque i vari gradi di giudizio a stabilire eventuali responsabilità.
La decisione | Arresto Marcello Minenna, il Riesame annulla i domiciliari per l’assessore della Regione Calabria sospeso
Tornando alla Calabria Minenna è dunque tornato in libertà ed ha potuto riprendere il suo posto in giunta. Ma come dicevamo all’inizio nell’assoluto silenzio di tutti i suoi colleghi e del presidente che evidentemente ha ancora fiducia nel civil servant passato agilmente dalle fila del M5s a quelle del centrodestra. Lo stesso Minenna ha mantenuto il più stretto silenzio e di lui si ha traccia solo nei documenti ufficiali.
Guardando le delibere di giunta, infatti, si nota che Minenna non compare nell’elenco degli assessori nella delibera del 28 giugno scorso. Ricompare, invece, in quelle successive del 10 luglio e del 21 luglio. In entrambe le occasioni, però, risulta assente. Un ritorno quindi non solo al silenziatore, ma anche virtuale visto che dalle parti della Cittadella nessuno dice di averlo ancora visto.