“Non può esserci alcuno sviluppo possibile su un territorio in cui la fragilità strutturale, si manifesta sempre più frequentemente, sotto forma di frane, smottamenti e crolli. Ripensare l’uso del suolo, adottare politiche sostenibili e arginare il rischio idrogeologico rappresentano i cardini sui quali si fonda una programmazione adeguata a superare l’empasse nel quale versa attualmente la Calabria.” Lo ha dichiarato il consigliere regionale Mimmo Bevaqua all’incontro promosso da Zonadem, Ecodem e PD sul rischio idrogeologico e la salvaguardia del territorio, tenutasi a Palazzo San Bernardino a Rossano.

 

“Dobbiamo superare la logica dell’emergenza – ha aggiunto Bevacqua – a favore della prevenzione, rilanciando l’impiego degli operai idraulico-forestali, in un’ottica di programmazione organica e integrata, che risponda anche all’esigenza di prevenzione degli incendi boschivi. Cinquemila giovani da impiegare ogni anno, da marzo a settembre per la manutenzione ordinaria del territorio e il monitoraggio delle aree a rischio incendi e smottamenti, unita alla necessità primaria e non più differibile di istituire il Servizio Geologico Regionale”.

 

“In quest’ottica – ha concluso Bevacqua – deve essere adeguata la legislazione nazionale e regionale, in maniera tale da raggiungere l’obiettivo del consumo zero di territorio, anche in relazione alla riqualificazione e rivitalizzazione dei centri storici.”

 

“La Calabria – ha detto Chiara Braga, deputato e responsabile nazionale ambiente del Pd – è un’ area ad elevato rischio idrogeologico. C’è una fragilità strutturale che è insita nella conformazione geografica ma vi è una responsabilità diretta derivante dall’ uso-abuso del territorio”.

 

Sotto accusa, principalmente, il consumo e la perdita di suolo.

“E’ una questione culturale - ha tuonato la Braga – e c’è bisogno di un’inversione di tendenza nelle scelte strategiche e nel governo dei territori. Il governo Renzi – ha proseguito la responsabile ambiente del Pd – ha posto la mitigazione del dissesto idrogeologico nell’agenda delle priorità di intervento, istituendo una cabina di regia denominata ItaliaSicura, con l’obiettivo di accelerare gli interventi necessari e urgenti per pianificare l’opera pubblica nazionale e coordinare un lavoro che vede insieme enti, amministrazioni competenti a vario titolo in tutti i territori. Oggi ci sono le condizioni perché anche in Calabria parta una grande opera di prevenzione e messa in sicurezza del territorio, sostenuta in via principale dai fondi UE, unitamente al supporto di strutture tecniche e attuative composte da persone competenti e capaci: le scelte operate dal Presidente Oliverio, mi pare vadano esattamente in questa direzione”.

 

Dalle parole del Governatore Oliverio, poi, la conferma che il rischio idrogeologico unito ad un utilizzo sostenibile del territorio sono una priorità anche per l’Agenda Calabria. E ha ricordato l’istituzione dell’Unita Operativa Autonoma Difesa del suolo, rischio e sistemazione idrogeologica.


“E’ necessario – ha detto il Presidente - mettere a punto un programma strategico di vasta portata che consideri la situazione nel suo complesso e nelle sue interazioni. Dobbiamo recuperare una cultura della cura e della manutenzione del territorio, evitando di agire, come abbiamo fatto sinora, solo sulle emergenze e sui disastri”.