Il primo cittadino sul passo indietro degli esponenti della sua giunta, Russo, Tripodi e Chiaravalloti: «In alcuni settori era necessario dare adeguate risposte ai cittadini»
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«Dimissioni incomprensibili». Il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo commenta così il passo indietro di tre assessori, ovvero Giovanni Russo (Lavori pubblici), Antonella Tripodi (Cultura) e Rosa Chiaravalloti (Servizi Sociali). Le parole del primo cittadino sono contenute in una nota stampa nella quale spiega: «Nella giornata di ieri ho incontrato le forze politiche che sostengono la mia maggioranza, e di questo intendo informare i cittadini, ai quali, tanto sul piano amministrativo quanto su quello politico, continuerò a garantire sempre la totale trasparenza del mio operato. Ho rappresentato – aggiunge- la necessità di imprimere un’accelerazione all’azione amministrativa nell’ultimo anno di consiliatura, poiché è doveroso da parte nostra mettere a frutto tutto il grande lavoro svolto collegialmente in questi quattro anni e renderlo visibile alla cittadinanza in termini di opere, servizi e iniziative. Perché è per tale motivo che siamo stati chiamati ad amministrare, è bene ricordarlo».
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E ancora: «Mi sono confrontata con Forza Italia e Fratelli d’Italia e nelle prossime ore ascolterò anche gli amici della Lega. Nella giornata di ieri ho ritenuto di incontrare, in particolare, il referente politico di Città Futura, al quale ho fatto presente la mia necessità di intervenire con decisione in determinati settori, per riportarli ad una maggiore incisività amministrativa e ad un riordino organizzativo. Su tali presupposti ho chiaramente fatto presente l’esigenza di procedere ad un riequilibrio della rappresentanza in giunta che fosse specchio anche del consiglio comunale, rimarcando inoltre l’esigenza di uno spazio decisionale per il primo cittadino. Ben conscia delle prerogative che la legge riconosce al sindaco, ho pertanto rappresentato la necessità di procedere ad una rimodulazione delle deleghe, avocando le Politiche sociali, la Cultura, la Manutenzione e il Decoro, pur garantendo a Città Futura la duplice presenza nell’esecutivo».
Poi, l’amara sorpresa: «Questa mattina ho ritrovato sulla mia scrivania le dimissioni dei tre assessori espressione del gruppo Città Futura. Non intendo minimamente scalfire la dignità di una compagine che mi sostiene e mi ha sempre sostenuto, ma reputo queste dimissioni incomprensibili e non condivisibili nel metodo, non rinvenendo nelle stesse alcun tipo di motivazione. Sono ben conscia dell’ovvia importanza di garantire pari dignità a tutte le forze politiche di una coalizione, ma sono altrettanto convinta di dover rispondere prima di tutto alla mia coscienza che mi impone di proseguire sulla strada del riordino amministrativo. E se ritengo che lo sforzo profuso, seppur massimo, in alcuni settori non sia comunque adeguato a dare risposte alle istanze della collettività, non intendo stare a guardare inerme, a qualunque costo. Primario interesse di questo sindaco – chiosa la Limardo -è riportare l’ente nelle condizioni di ordinaria governabilità, per poter lasciare a chi verrà dopo un Comune lontano dalle acque tempestose che invece abbiamo dovuto affrontare noi dal 2019 ad oggi. Tutto il resto, compresi i tatticismi politici, non è di mio interesse».