Dura posizione del primo cittadino di Nocera Terinese contro il centro del Savuto che dopo 20 anni ha aderito al comprensivo di Martirano: «Posizione frutto di accordi poco ortodossi e di compromessi indicibili, molto probabilmente legati all’intenzione del sindaco di candidarsi con la Lega alle regionali. Regista dell’operazione il vice sindaco Trunzo. Adesione in cambio di voti? Ora la battaglia si sposta alla Regione ma i legali del Comune lavorano all’impugnazione dell’atto provinciale»
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Nel consiglio Provinciale di Catanzaro di oggi è stato approvato il dimensionamento scolastico, con il quale si vuole togliere la reggenza al comprensivo di Nocera Terinese. La Provincia ha scelto la strada di non entrare nel merito, di approvare, così come è stata presentata, la proposta partorita dal pronunciamento di alcuni comuni, i quali, hanno deliberato di aderire a Martirano. Una posizione quella della provincia, e dello stesso vice presidente Antonio Montuoro degna del peggior Pilato. La provincia di fatto avalla una scelta illogica e tecnicamente fallita prima di nascere. Infatti, le proiezioni demografiche per questi comuni sono al limite, ciò al fine della sopravvivenza futura. Martirano, Martirano Lombardo, Motta Santa Lucia, Conflenti, San Mango d’Aquino insieme hanno una popolazione di 5715 e a stento raggiungeranno la soglia dei 600 iscritti per la solidità di una dirigenza scolastica.
Il sindaco di Nocera aveva proposto l’adesione dell’istituto scolastico nocerese, proponendo il criterio del comune più popoloso quale sede di fatto della direzione, ciò avrebbe consentito di raggiungere i 750 iscritti, una soglia che avrebbe garantito la sopravvivenza della direzione per diversi lustri. Ma campanilismi e altri compromessi hanno avuto la meglio nella discussione in seno al consiglio provinciale. Il primo cittadino di Nocera, infatti non le manda a dire, soprattutto agli amministratori di San Mango d’Aquino: «sulla posizione dei comuni di Martirano, Martirano Lombardo, Motta Santa Lucia e Conflenti non si può eccepire nulla, perché non hanno mai orbitato nell’area del comprensivo di Nocera, verso di loro, più che altro, abbiamo cercato di appellarci al buon senso -afferma l’ingegner Tonino Albi in una dichiarazione concessa alla nostra testata- quella che risulta la incomprensibile, invece, è la posizione assunta dal Comune di San Mango d’Aquino».
Una posizione che a quanto ci è dato sapere fortemente voluta e percorsa dal vice sindaco Franco Trunzo e dal sindaco Luca Marrelli. Il primo cittadino di Nocera poi, rincara la dose: «È probabile che la posizione dell’Amministrazione di San Mango, sia il frutto di accordi poco ortodossi e di compromessi indicibili, molto probabilmente legati all’intenzione del Sindaco di San Mango di candidarsi con la Lega alle regionali. Diversamente la posizione è di difficile comprensione, considerato che San Mango, dal dimensionamento non ci guadagna proprio nulla. La posizione del comune del Savuto, infatti, è ingiustificabile anche da un punto di vista politico. È di qualche ora fa la presa di posizione dei genitori degli alunni di San Mango, i quali, hanno contestato la decisione assunta dall’amministrazione comunale, e hanno anche sottoscritto una petizione inviata alla provincia. Trunzo e Marrelli, dunque, hanno assunto una decisione contro gli stessi cittadini sanmanghesi. Sarebbe onesto da parte loro, rivelare le vere motivazioni che li hanno indotti ad andare contro i propri cittadini pur di sostenere questa scelta illogica. È d’altronde -conclude Albi- è già abbastanza grottesco che la decisione del consiglio provinciale venga diffusa da un WhatsApp trionfale nel quale si compiace di aver ottenuto il nulla: “Con 10 favorevoli e 1 astenuto, la provincia ha approvato il dimensionamento scolastico, quindi da settembre 2020, ormai è ufficiale, la nostra scuola farà parte della direzione didattica di Martirano”». «Tuttavia, come avevamo annunciato ora la nostra battaglia si sposterà nella sede regionale, e comunque, stiamo valutando le condizioni di un ricorso al Tar. Nel frattempo, come avevamo preannunciato, usciremo dall’Unione dei Comuni Monti Ma.Re. da Temesa a Terina, dopo questa scelta non possiamo più rimanere in un’associazione che lavora contro di noi”».