«Quando ho sentito le dichiarazioni del candidato Majorino sono rimasto senza parole. Simili affermazioni sono non solo offensive ma soprattutto antistoriche».

Lo afferma il ministro per gli Affari Regionali, Roberto Calderoli, in merito a una serie di dichiarazioni di condanna che si sono rincorse all’indirizzo di Pierfrancesco Majorino, candidato alla presidenza della Regione Lombardia del centrosinistra, che l’altro ieri si è prodotto in una ingenua gaffe quando, ospite di Telelombardia, ha detto che «la Lombardia non è come la Calabria, è una Regione con grandi potenzialità, un sacco di gente che si dà da fare e tanto impegnata in progetti sociali e culturali». Poi nella puntata di ieri di Perfidia, il programma di LaC ideato e condotto da Antonella Grippo, ha chiesto scusa ai calabresi e ha spiegato cosa voleva intendere.

«In questi anni la Calabria, grazie al buongoverno del presidente Occhiuto e della compianta Jole Santelli - aggiunge Calderoli -, è riuscita ad invertire una tendenza che in passato era drasticamente negativa, recuperando velocemente terreno sia su governance che nell'autorevolezza in tutti i suoi settori e in particolare per quanto riguarda la sanità. In quest'ultimo settore è stata lasciata un'eredità di veri e propri disastri, figlia di dodici anni di commissariamento da parte del governo nazionale, che non hanno apportato alcun miglioramento alle prestazioni offerte ai cittadini né tantomeno alla certificazione del debito, condizione indispensabile per rientrare in un regime ordinario».

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«Una ulteriore dimostrazione che il centralismo a tutti i costi non è la risposta per ogni problema, ed è proprio qui che entra in gioco l'autonomia. Una riforma necessaria per permettere a tutto il Paese di correre come un treno ad alta velocità, che potrà garantire ulteriori opportunità di crescita e di sviluppo anche per la Calabria. Il presidente Occhiuto è stato uno dei pochi governatori che fin da subito ha colto le potenzialità della riforma sull'autonomia differenziata, che ha dato contributi importanti per il miglioramento della bozza del ddl di attuazione e che ha ben chiaro come l'attribuzione di particolari forme e condizioni di autonomia permetteranno alla regione Calabria e ai suoi cittadini di poter crescere e trarne benefici», ha concluso Calderoli.