Al Festival del Peperoncino di Diamante, il confronto fuori programma tra la deputata del PD Enza Bruno Bossio e il senatore Nicola Morra del M5S finisce in caciara, in particolare nelle battute finali.

 

Una corposa partecipazione dei militanti grillini, infatti, a metà del confronto ha cominciato ad interrompere la parlamentare piddina, impedendole di fatto di parlare. Il clima è poi completamente degenerato quando la parlamentare ha accusato apertamente i Grillini di essersi presentati in maniera organizzata in perfetto stile “fascista”.

 

A quel punto il direttore di Lacnews24.it, Pasquale Motta, chiamato dagli organizzatori a moderare il confronto, ha dovuto gettare la spugna e dichiarare chiuso il dibattito. Il tutto sotto lo sguardo attonito dei cittadini che si erano fermati inizialmente per ascoltare le argomentazioni politiche dei due parlamentari.

 

Il confronto non era in programma, ma molto probabilmente quando gli organizzatori hanno registrato la disponibilità dei due parlamentari a confrontarsi pubblicamente nel salotto di Radio Azzurra nel contesto del Festival più piccante del Mezzogiorno, hanno ritenuto di non lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione di ospitare un confronto inedito. L’avvio della discussione sembrava partita sotto il segno dei migliori auspici. Le posizioni seppur nettamente e diametralmente opposte tra i due Parlamentari sembravano improntate comunque al rispetto reciproco.

 

Il direttore Motta nell’avviare il dibattito, li incalza sul risultato elettorale alle ultime amministrative: scarso per i cinque stelle, insoddisfacente per il Pd. Morra attribuisce la causa ai vizi storici della Calabria, familismo elettorale, controllo del voto, la Bruno Bossio, pur ammettendo che il risultato elettorale è stato insoddisfacente per il suo partito, ha però evidenziato che il PD ha vinto quasi in tutti i comuni della provincia di Cosenza.

 

Il clima comincia a diventare piccante –è proprio il caso di dirlo- quando il direttore di lacnews24.it, fa scivolare la discussione sul terreno della politica e dell’antipolitica e anche sulle vicende del comune di Roma. Morra si svincola con una sua presa di distanza dalle vicende capotoline rifugiandosi nella formula dell’autodeterminazione dei vari universi pentastellati e poi snocciola i privilegi ancora in capo ai parlamentari e ai quali lui ha rinunciato, la parlamentare del PD, invece, replica sostenendo che per la legislatura attuale, i vitalizi, sono stati già abrogati e che ora è in discussione la legge Giachetti, sostenuta anche dal M5S per riformare i vitalizi passati.

 

A questo punto il clima comincia a surriscaldarsi, mentre il senatore dei cinque stelle viene lasciato argomentare, la Bruno Bossio gradualmente, viene interrotta più volte da una folla che si era raccolta ai lati del salotto di Radio Azzura. Più volte alcuni dei facinorosi si sono avvicinati fisicamente alla parlamentare. Ad un certo punto, Morra che era sembrato impadronirsi del microfono per placare gli animi dei suoi sostenitori, invece, ha pronunciato parole che hanno infuocato ancora di più gli animi.

 

Il direttore Motta a quel punto, non ha potuto fare altro che concludere il dibattito. Del clima elegante che si era registrato all’inizio del confronto neanche l’ombra. La tensione e la delusione traspariva sugli occhi tutti, in particolare, nei visi degli organizzatori che non sono riusciti a garantire la sicurezza del luogo nel quale si teneva il confronto, della Bruno Bossio che ha lasciato la manifestazione estremamente irritata, dei cittadini comuni che erano venuti semplicemente per ascoltare. Del clima festaiolo che aveva accompagnato l’arrivo di Belen dalle parti dello stand Radio Azzurra a fine serata era rimasto ben poco. La vicenda rivela però il clima che si sta caricando con l’avvicinarsi delle elezioni. Uno scontro aspro che trova terreno fertile in una terra dove la disaffezione alla politica diventa sempre più consistente. Un clima che nessuno, non solo l’antipolitica di professione sembra intenzionato a normalizzare.