La ripresa dopo le vacanze estive si presenta molto calda politicamente. La legislatura regionale ha già superato il giro di boa e molto si muoverà fra i partiti. Sullo sfondo c’è la grande battaglia sul referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata che ha dato insperato cemento al centrosinistra che intorno a questo tema si è rinsaldato trovando convergenza anche con diverse forze sociali. Ma non c’è nulla di scontato dice Graziano Di Natale, ex presidente della Provincia di Cosenza, primo dei non eletti nel Pd in consiglio regionale e soprattutto animatore del gruppo “La Migliore Calabria”.

Due per lui sono i punti da cui ripartire ovvero l’autonomia differenziata e la situazione della sanità calabrese. «L’autonomia differenziata - dice - rappresenta un problema non solo per i cittadini ma evidenzia la debolezza politica dei nostri rappresentanti istituzionali. In una terra in cui i servizi stentano ad essere degni di questo nome occorre un sussulto d’orgoglio di quanti, fino ad oggi, sono stati ai margini. L’emergenza sanitaria non ha trovato risposte nel commissariamento affidato al Presidente della Regione Calabria che ha tentato, invano, di programmare il riordino della rete ospedaliera senza mai avere ottenuto i pareri preventivi dei tavoli ministeriali».

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Di fronte a queste problematiche, a giudizio di Di Natale, politicamente si può e deve fare di più. «Sul punto, le opposizioni in consiglio regionale, sono state deboli e delle volte non in grado di approfittare degli strafalcioni della maggioranza - continua infatti Di Natale - Ora, però, è il momento di assumere iniziative politiche capaci di creare davvero una valida alternativa per i calabresi. Il Partito Democratico ha l’opportunità di mettersi a capo di questo processo ma con degli obiettivi ben precisi: la consapevolezza degli errori commessi in passato».

Gli errori sono quelli noti e in primo piano soprattutto l’autoreferenzialità di un gruppo dirigente. «Noi abbiamo messo in cantiere La Migliore Calabria che è un contenitore di idee e amministratori della provincia di Cosenza che da settembre avvierà una radicale azione di coinvolgimento partendo dal basso - dice infatti Di Natale - Sui temi più importanti non siamo stati coinvolti ma va bene così, andremo avanti, quello che ci interessa è mettere insieme tutte le persone che vogliono realmente rimboccarsi le maniche per la nostra regione».

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Una battaglia che Di Natale ha tutta l’intenzione di combattere all’interno del partito. «Sono il primo dei non eletti in provincia di Cosenza con uno scherzetto da Procura della Repubblica... diciamo che il Partito Democratico ha un debito da saldare... - conclude l’esponente dem - Ma non importa, ora occorre lavorare alla costruzione di una vasta alleanza civica ma senza fughe in avanti perché gli spettatori di solito sono allo stadio o al teatro!! Io ci sono per la Calabria, per la mia terra!». Insomma l’appello di DI Natale è quello di una maggiore condivisione di obiettivi e programmi e soprattutto della costruzione dal basso di un’alleanza politica e sociale che possa rappresentare un’alternativa credibile alla maggioranza di Occhiuto. Un’alleanza che va costruita sui temi, come la sanità e l’autonomia differenziata su cui il centrodestra sta mostrando debolezza, coinvolgendo i territori anche nel rapporto con gli altri alleati, a partire dal M5s.