VIDEO | E' pronto a fare un'opposizione sincera e puntigliosa il neo consigliere regionale in quota Pd che da sindaco della città ionica arriva ora tra i banchi dell'opposizione avendo incassato quasi 9 mila preferenze nella circoscrizione centro
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«È stata una candidatura nata dal territorio dopo anni di sacrifici da amministratore locale. Sono ancora in comune, sto continuando a lavorare perchè credo che la gente abbia bisogno di avere degli esempi di persone che si dedicano al territorio e a dare delle risposte senza sentirsi abbandonati a loro stessi. Un ringraziamento ai miei elettori e a tutti i miei colleghi amministratori che hano messo da parte il campanilismo becero e l'invidia che hanno sempre soffocato lo sviluppo dei nostri territori. Questa volta ci siamo trovati uniti nella stessa battaglia con la voglia di avere un nostro rappresentante per portare alla Regione la nostra voce». Dal comune di Soverato ai banchi dell'opposizione in consiglio regionale. Il primo cittadino della città ionica Ernesto Alecci è stato il più votato per il centrosinistra nella circoscrizione centro alle ultime elezioni con 8727 preferenze. Un risultato che arriva dopo diverse delusioni, la sconfitta alle politiche del 2018 prima e quella alle provinciali dello stesso anno poi, ma che allo stesso tempo ripaga di un impegno costante in cui Alecci, in quota Pd, ribadisce di aver messe al centro il bene dei cittadini e del territorio.
La sconfitta del centrosinistra
«Ci sono state anche delusioni in passato, spesso per poco non siamo riusciti a centrare l'obiettivo ma quello che bisogna fare è non demordere mai, capire qual è la validità del progetto, essere sicuri delle proprie idee. E se si hanno la passione e la voglia di dare un contributo per la propria terra, in qualsiasi forma, credo che sia un dovere oltre che un diritto rimboccarsi le maniche e lavorare per lo sviluppo della nostra regione. Io l'ho sempre fatto da amministratore locale e da sindaco e in questo caso farò il massimo nella veste di consigliere regionale». E mentre la Calabria si riconferma in mano alla coalizione di centrodestra, per il Pd è il momento di fare autocritica. «Da queste elezioni ne esce malconcio un po' tutto il centrosinistra innanzitutto per queste divisioni che non sono state volute certamente dal Pd che ha cercato di allargare sempre di più la coalizione, una coalizione rappresentata da una personalità importante e credibile come Amalia Bruni che è riuscita ad emergere in un settore molto complicato come quello della sanità 30 o 40 anni fa. È una donna competente e tenace. Sarebbe stata un ottimo presidente della Regione e sono sicuro che sarà un'ottima consigliera regionale».
Pronti a lavorare per la crescita della regione
Dunque che opposizione sarà quella di Alecci? «Sarà un'opposizione sincera, basata sui contenuti, puntigliosa ma mai distruttiva e polemica. Cercheremo di lavorare insieme alla maggioranza per mettere in campo le soluzioni migliori per far crescere la nostra regione, per abbattere la disoccupazione, per far crescere il turismo, la vivibilità, il rispetto per l'ambiente, la sanità soprattutto. C'è tanto lavoro da fare e quindi sono disponibile a collaborare anche con la maggioranza purchè si operi per il bene di questa terra. Quando invece cercheranno di arroccarsi nelle loro posizioni faremo un'opposizione coscienziosa».
Quale futuro per Soverato?
Sul futuro della sua città dice: «Io spero di aver tracciato una strada, quella strada che dimostra che tutto è possibile. Soverato era una città piegata su se stessa e ormai da qualche anno ha cambiato volto, è diventata di nuovo attrattiva e non solo a livello locale, nella provincia di Catanzaro, ma lo è diventata anche a livello nazionale. Abbiamo dimostrato che i territori possono cambiare se c'è una politica differente che è quella del fare con una visione non a breve periodo ma a lungo termine. È una politica che non vuole parlare alla pancia delle persone ma alla testa dei cittadini - spiega Alecci -. Questo è più complicato, richiede più sacrifici, più tempo ma poi i risultati arrivano. La città di Soverato è da un paio di anni che sta raccogliendo i frutti di un lavoro che portiamo avanti da almeno sei anni. La progettazione e la visione sono fondamentali quando si fa politica e quindi ciò che è avvenuto nella città di Soverato, questa linea che è stata tracciata, mi auguro che chi verrà dopo di me saprà prendere il testimone in mano e correre più velocemente e meglio di come ho fatto io perchè tutti siamo importanti ma nessuno è indispensabile. Quando chi fa politica pensa di essere l'ombelico del mondo, c'è sicuramente qualcosa che non va. Io mi auguro che il futuro sindaco e la nuova amministrazione saranno più capaci di me - concude - e porteranno avanti altri obiettivi raggiungendo migliori risultati».