«Il recente e unanime consenso ottenuto dal festival “Leggere&Scrivere”, oltre ad aver rappresentato un validissimo momento di promozione per la città, dimostra come a Vibo Valentia ci sia una indiscutibile fame di cultura. Tuttavia, allo stato, ancora troppo timida si mostra l’azione messa in campo dall’Amministrazione comunale, tanto che ad oggi latita una reale attuazione di adeguate politiche pubbliche di sostegno alla cultura al di là di alcune, occasionali, manifestazioni ancora dal carattere elitario. Si nota, soprattutto, la mancanza di un’azione organizzata e programmata che possa andare sistematicamente incontro a larghe fasce della popolazione che non hanno la possibilità di accedere abitualmente alla fruizione di contenuti culturali. Vi è dunque la necessità, a mio avviso, di ritornare a ragionare in termini di accessibilità ai luoghi fisici in cui si produce e si consuma cultura e soprattutto di crearne di nuovi, stimolando possibilità di confronto e crescita. Da questo punto di vista, appare insopportabile il ritardo con cui si affronta la ben nota vicenda della riapertura della biblioteca comunale cittadina che, nonostante gli impegni espressi in campagna elettorale, rimane nei fatti ancora impraticabile. Né, tantomeno, come più volte proposto dal sottoscritto, sono state poste in essere misure alternative per rendere fruibile il materiale in essa contenuto. Rilancio quindi l'idea, proposta in campagna elettorale, di aprire una biblioteca comunale nel territorio di Vibo Marina trasferendo momentaneamente, in un adeguato locale, il patrimonio librario attualmente non utilizzato e conseguendo così il duplice obiettivo di sottrarlo a sicuro deperimento e di offrirlo alla disponibilità di una popolazione finora privata di tale servizio».