La mozione sulla rimodulazione del progetto di valorizzazione archeologica presentata dal consigliere Meo è stata eliminata dai punti all’ordine del giorno scatenando le proteste dell’opposizione
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Ancora scintille nel Consiglio comunale di Crotone. La maggioranza per ora tiene (aveva ragione il sindaco Voce) ma le distanze col consigliere Fabrizio Meo sono sempre più profonde, mentre lo scontro con la minoranza (di cui ormai Meo sembra sempre far più parte) è ormai aperto e infuocato.
Salta la mozione su Antica Kroton
Nella seduta di oggi pomeriggio, la massima assise cittadina avrebbe dovuto discutere, come primo punto all’ordine del giorno, una mozione presentata da Meo sulla (contestatissima) rimodulazione di Antica Kroton. O meglio, del fatto che il consigliere si sarebbe visto negare, da parte della dirigente del settore, una richiesta di accesso agli atti relativa al noto progetto di valorizzazione archeologica da 61 milioni di euro, che aveva avanzato su esplicita richiesta della Commissione Cultura, che presiede.
Sul punto, però, il consigliere di maggioranza Domenico Lo Guarro ha presentato una pregiudiziale, ritenendo che la questione non potesse essere trattata in Consiglio. L’aula è stata chiamata a esprimersi e con 19 voti a favore e 14 contrari ha di fatto eliminato il punto all’ordine del giorno.
La minoranza abbandona l’aula
Gli animi si sono accesi, non sono mancate le rimostranze da parte di Meo e dei consiglieri di minoranza, che per protesta hanno abbandonato la sala, non senza prima recriminare al presidente del Consiglio, Giovanni Greco, un atteggiamento affatto super partes: «Per l'ennesima volta, ha dato prova di non avere la caratura morale e la dignità per ricoprire l’alto ruolo che gli è stato affidato» hanno scritto in una nota diffusa poco dopo e firmata anche dallo stesso Meo.
La mancata discussione su Antica Kroton «è un atto spregevole che – sostengono - impedisce il confronto democratico, la partecipazione, il dibattito e ha come unico obiettivo quello di zittire il dissenso. Sorge il dubbio, che alimenta i tanti sospetti che in questi giorni stanno nascendo in città, che questa amministrazione voglia far calare il silenzio su Antica Kroton».
«Sindaco burattinaio»
«Questo Consiglio comunale – continuano - subisce, purtroppo, un altro grave colpo alla sua dignità e alla sua credibilità. I consiglieri di maggioranza, soggiogati dal sindaco burattinaio, hanno perso un'altra occasione e hanno tradito il mandato popolare, che non è quello di “tenere il moccolo” al sindaco e alla sua giunta, ma, al contrario, quello di rappresentare le esigenze e le istanze dei cittadini».
«Oggi – si legge infine nella nota - non abbiamo assistito ad una prova di forza della maggioranza ma ad un atto di arroganza che vuole coprire le difficoltà e la debolezza della coalizione al governo della città».
La versione dei consiglieri di maggioranza
A stretto giro, è arrivata anche la replica dei consiglieri di maggioranza (tranne Meo) che hanno votato la pregiudiziale di Lo Guarro per «senso di responsabilità e attenzione nei confronti dei cittadini». Consapevoli del «valore strategico della progettualità di Antica Kroton» e che il Consiglio debba rimanere «costantemente informato circa la consistenza del progetto e le relative evoluzioni», spiegano che per loro «la mozione presentata oggi, di fatto, era già stata superata dai fatti, essendo decorso ormai oltre un mese dalla convocazione della Commissione».
In questo tempo trascorso, spiegano i consiglieri, si è registrato un incontro in Regione, la creazione di una unità operativa dedicata ad Antica Kroton (nell’ambito della riorganizzazione dei settori dell’ente) e la «prevista indizione di una selezione per il reclutamento di un dirigente part time a tempo determinato che si occuperà esclusivamente del progetto» il cui avviso «è già pronto e che entro la settimana prossima verrà indetto e pubblicato». Tutte novità che hanno reso «superate le ragioni della mozione».