Urla, applausi, insulti. È successo di tutto ieri pomeriggio nel corso del Consiglio comunale di Crotone, durante il quale si è palesata l’ennesima frattura nella maggioranza. Due consigliere elette nelle liste che hanno sostenuto Vincenzo Voce, Antonella Passalacqua e Carmen Giancotti, hanno abbandonato l’aula, in aperto dissenso con sindaco e Giunta comunale.

La prima ha accusato l’amministrazione di perdere tempo sui social invece di darsi da fare per risolvere i problemi della città, denunciando di essere stata persino offesa – proprio su Facebook – da un consigliere della stessa maggioranza.

La seconda – che già nelle scorse settimane aveva avuto un duro scontro con la Giunta - ritiene ormai insostenibile l’ingerenza di Voce e assessori nei lavori delle commissioni consiliari, come quella delle Pari Opportunità, che presiede.

Lo stesso ha fatto poi anche Fabrizio Meo (ormai di fatto all’opposizione), dopo aver contestato l’inserimento della formazione di un nuovo gruppo consiliare nei punti all’ordine del giorno (che a suo dire non sarebbe stato invece previsto) e difeso la collega Passalacqua dagli attacchi social.

L’applauso del sindaco

Proprio mentre Meo usciva dalla sala consiliare, in netto contrasto con Voce, si sono levate urla di contestazione nei suoi confronti e sono volati insulti, tanto che il consigliere ha chiesto che venissero identificate le persone che lo avevano ingiuriato, invitando a informare la Procura di Crotone dell’accaduto.

Non solo: durante l’abbandono dell’aula da parte di Meo, il sindaco si è alzato in piedi, applaudendo con sarcasmo. Un gesto che non è piaciuto ai presenti, inopportuno certamente per un rappresentante istituzionale. Non a caso, lo stesso presidente del Consiglio, Giovanni Greco, che gli era seduto vicino, è intervenuto per fermarlo: «Enzo, sei il sindaco» gli ha ricordato.

La minoranza è esplosa e i consiglieri di opposizione, dopo aver criticato aspramente il comportamento del primo cittadino, hanno abbandonato i lavori. La massima assise cittadina ha poi proseguito con la discussione degli altri punti all’ordine del giorno.

Le polemiche e le scuse di Voce

Intanto, sui social infiammano le polemiche, mentre maggioranza e opposizione si attaccano attraverso note stampa infuocate, ognuna sostenendo le proprie ragioni. Anche Voce, nella mattinata di oggi, ha diffuso un comunicato per chiedere scusa. Probabilmente non basterà a sedare gli animi, accessi ormai da troppo tempo. Secondo il sindaco, ieri si è verificato «il tentativo di non far avere i numeri alla maggioranza in Consiglio Comunale» ma «non è andato a buon fine».

L’atmosfera nel palazzo di Piazza della Resistenza è tesa da settimane. Gli scontri nella stessa maggioranza si consumano nelle commissioni consiliari, via social. Poi ci sono le famose lettere anonime che turberebbero il lavoro degli amministratori. Uno scenario deprimente. E sono passati solo sei mesi dall’insediamento.