«La maggioranza tiene e se non dovesse tenere si va a casa». Così il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, questa mattina incalzato dai giornalisti, a margine della conferenza stampa di presentazione del nuovo piano triennale del fabbisogno del personale, che punta a realizzare 199 assunzioni tra il 2021 e il 2023, per rafforzare la dotazione organica dell’ente.

«Se il sindaco è stato eletto con una percentuale ottima, lo deve solo ai crotonesi, in particolare a quegli oltre 16 mila cittadini che l’hanno votato. Se andrà via, lo dovrà a chi ha tradito o tradirà il progetto politico che ha sposato candidandosi. Non sarà Voce ad essere tradito, ma tutta la città. Se qualcuno ha mal di pancia o interessi personali che disconosco, se ne assumerà la responsabilità. Ma, ripeto, voglio rassicurare tutti: per adesso la maggioranza tiene» ha concluso.

Le parole del primo cittadino arrivano dopo le polemiche politiche degli ultimi giorni, innescate anche dal caos scoppiato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale. In quella occasione, tre consiglieri di maggioranza - Carmen Giancotti, Antonella Passalacqua e Fabrizio Meo - avevano abbondonato l’aula in netta contrapposizione con sindaco e assessori, accusando l’amministrazione di inoperatività e di presuente ingerenze nelle commissioni consiliari.

Inoltre, durante la seduta della massima assise cittadina, si erano registrati urla e insulti all’indirizzo di Meo, mentre questi lasciava la sala, accompagnato da un ironico applauso del primo cittadino, che il giorno dopo ha presentato le sue scuse.