Il voto per le elezioni provinciali di Cosenza non metterà la parola fine alla lunga querelle giudiziaria intrapresa dal sindaco Mario Occhiuto sulla validità delle procedure seguite nella convocazione dei comizi elettorali.

 

 Elezioni a Cosenza: domenica si vota, respinto il ricorso di Occhiuto

 

Pendono ancora due ricorsi davanti ai tribunali amministrativi. Le sentenze giungeranno in primavera. Ma l'esito delle urne ci consegnerà comunque un nuovo consiglio provinciale ed un presidente legittimato dal consenso espresso dagli amministratori locali. Rimane l'anomalia legata alla presenza di un solo candidato alla presidenza, Franco Iacucci.

 

Ma il sindaco di Aiello Calabro non ha rinunciato a svolgere una campagna elettorale caratterizzata da numerosi incontri sul territorio. Il suo nome ha unito la coalizione di centrosinistra ed agregato anche altre forze politiche. Sette le liste di candidati al consiglio: Nuova Provincia, La Provincia che vuoi, Insieme per la Provincia, Cosenza Azzurra, Italia del Meridione, Provincia Democratica, Il Coraggio di Cambiare l'Italia. Sono 1771 i sindaci e consiglieri comunali aventi diritto al voto. Il corpo elettorale ha subito una variazione al ribasso dopo lo scioglimento dell'amministrazione di Amantea.

 

La famigerata legge Delrio ha introdotto il voto ponderato. Tradotto in soldoni significa che il peso delle preferenze espresse varia in relazione al numero degli abitanti dei comuni di cui gli elettori sono amministratori. In proporzione, tanto per fare un esempio, il voto espresso da un consigliere di Cosenza, comune con più di trentamila abitanti, vale poco più di dieci voti espressi da un amministratore di Paludi, comune con meno di tremila abitanti. Il consiglio provinciale è composto da sedici elementi. Le urne, ubicate nella sede di Cosenza in Piazza XV Marzo, saranno aperte dalle ore 8 alle ore 22.

 

Salvatore Bruno