VIDEO | Il vicepresidente del Consiglio regionale ha confermato le tempistiche previste per la consultazione popolare: «L’importante è arrivare a porre il quesito ai cittadini. La data del primo febbraio 2025 per adesso resta quella dello scioglimento dei tre centri di governo»
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Alla proposta di legge per la fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero manca un ultimo passaggio nella I Commissione Affari Istituzionali della Regione Calabria presieduta da Luciana De Francesco. Dopo la risoluzione, il testo sarà licenziato. Il primo firmatario Pierluigi Caputo ha un obiettivo: dare la parola ai cittadini con il referendum. Sarà consultivo, pertanto non vincolante, e ciò ha innescato da mesi violenti attacchi da parte dei sindaci Franz Caruso e Orlandino Greco e dall’area riformista rendese che gravita intorno a Sandro Principe e Mimmo Talarico.
Il vicepresidente del Consiglio regionale, dimissionario, ma che dovrebbe essere rieletto domani, è stato ospite questa mattina negli studi di Cosenza Channel ed ha confermato gli orizzonti temporali che avevamo indicato la settimana scorsa per la consultazione popolare. «L’importante è arrivare a porre il quesito ai cittadini - ha detto -. La data del primo febbraio 2025 per adesso resta come quella dello scioglimento dei tre centri di governo, anche se avevamo dato apertura ad una discussione».
Pierluigi Caputo nega frizioni in seno alla maggioranza consiliare e riconduce il tutto ad una dialettica interna. «Non ci sono resistenze o attriti all’interno del centrodestra - ha detto rispondendo a precisa domanda -. La città unica tra Cosenza, Rende e Castrolibero un progetto così ambizioso che necessita di tutti gli approfondimenti del caso».
Durante l’intervista risponde anche ad Orlandino Greco, che venerdì scorso aveva parlato di un tentativo di annessione durante una conferenza stampa convocata ad hoc. Non solo, perché riconduce al sindaco di Castrolibero anche la sortita del presidente nazionale dell’Associazione fusioni Antonello Barbieri. «Da ciò che mi risulta - ha evidenziato - ha aderito ad Italia del Meridione, il cui leader è proprio Orlandino Greco. So che aveva un’idea precisa fino all’inizio del 2023, poi l’ha cambiata».
Come noto, il sindaco di Cosenza Franz Caruso si rivolgerà al Tar. Chiederà la sospensiva del referendum sollevando dubbi di costituzionalità sulla Legge Omnibus che a maggio scorso è stata approvata nel pubblico consesso. In base a quanto stabilito alla Cittadella l’atto d’impulso non proverrà più dagli enti comunali, bensì dal Consiglio regionale. Nella fattispecie fu modificato l’articolo 5 della legge 15 del 2006 che prevedeva che il referendum, sempre consultivo, derivasse dalle delibere dei singoli Consigli comunali. «È stata una scelta politica - ha tagliato corto Caputo -. Siamo sereni a riguardo perché il Governo non ha sollevato obiezioni».