Tutti i tentativi spesi fin qui dai colonnelli romani e calabresi del Pd per tentare di individuare una candidatura unica sono risultati infruttuosi. Invalicabile è stato, almeno fino al momento, il muro eretto da Carlo Guccione, nemico giurato di Mario Oliverio e del suo gruppo dal momento della sua defenestrazione dalla giunta, che vuole far correre e vincere Enzo Paolini. Tanto che il segretario provinciale Luigi Guglielmelli aveva diramato una nota ufficiale con cui annunciava le primarie per Cosenza, con buona pace anche della super commissione da 18 membri che era stata insediata da Magorno e che praticamente non è mai entrata in funzione. Da allora, però, molte cose sono cambiate. La fine anticipata della sindacatura Occhiuto  e l’allarme lanciato dai parlamentari cosentini del Pd su quanto avvenuto in città sotto la gestione del centrodestra hanno aperto una nuova fase in cui la parola d’ordine sembra essere quella dell’unità. Ed allora i diplomatici hanno fatto partire una nuova missione per fare l’ultimo tentativo e vedere se esistono delle possibilità per trovare la quadra. Un possibile candidato unitario, attualmente, risponderebbe soltanto al nome di Lucio Presta che da tempo ha annunciato di volersi candidare alle elezioni, ma di non voler prendere parte ad eventuali primarie. Amico di Renzi e visto bene da Lotti avrebbe tutte le carte in regola per ottenere fin da subito anche l’appoggio del Nuovo Centrodestra dei fratelli Gentile.


Le posizioni di Guccione e Paolini, però, sembrano ancora assai ferme. Ieri la nota del Pse, movimento di Paolini, ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte, richiamandosi all’unità da un lato, ma chiedendo dall’altro l’accelerazione sulle primarie.

«Adesso – si legge nella nota del Pse – riteniamo necessario imprimere una accelerazione del percorso avviato dal centrosinistra per la celebrazione delle primarie per la scelta del candidato a sindaco. L'assemblea provinciale del Pd convocata per sabato dovrà dare corso alla stesura del regolamento e ad ogni altro adempimento procedurale necessario al regolare svolgimento delle consultazioni».

E’ chiaro che se Guccione non farà un passo indietro, la competizione si svolgerà con scenari ancora difficili da interpretare. Della partita dovrebbero fare pare anche Ambrogio e Bianca Rende. Qualcuno pensa anche a Giacomo Mancini per Ale e non si ferma in città il mormorio che parla anche di un possibile impegno in prima persona di Nicola Adamo, tornato a ormai a fare politica a tempo pieno. Non si esclude poi che, su pressioni romane, all’ultimo istante anche Presta possa far parte della corsa per le primarie, facendo perdere immediatamente di consistenza le piste legate ai nomi di Adamo e Mancini.


Riccardo Tripepi