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COSENZA - Che l'aria nel palazzo della Provincia di Cosenza stia diventando irrespirabile lo si è capito chiaramente questa mattina quando, per disposizioni di un non meglio specificato dirigente, i giornalisti giunti nello storico palazzo di Piazza XV marzo per seguire una conferenza stampa convocata da Graziano Di Natale, sono rimasti alla porta, costretti ad attendere che dai piani alti giungesse l'autorizzazione per lo svolgimento dell'incontro fissato alle ore 11 nella Sala degli Stemmi. Un atteggiamento ostile che ha mandato su tutte le furie l'esponente del Pd. Appena ottenuto il via libera, Di Natale ha ribadito ai cronisti di essere lui, e non Occhiuto, ad avere titolo a ricoprire la carica di Presidente della Provincia «per come sostenuto – ha affermato - da ben tre sentenze. Quella del Tar che ha stabilito la decadenza di Mario Occhiuto e la non legittimità della successiva nomina di Franco Bruno a vicepresidente, quella del Consiglio di Stato che ha rigettato anche l'appello incidentale presentato da Occhiuto, e quella del Tribunale di Cosenza che ha dato ragione a Basilio Ferrari contro Lino Di Nardo, stabilendo che una norma statutaria non può derogare ad una legge nazionale. Quando Mario Occhiuto dice di essere fuori dalla sentenza del Consiglio di Stato dice una bugia – ha sottolineato Di Natale – I magistrati amministrativi, con la sentenza del Consiglio di Stato del 7 luglio scorso, hanno respinto anche l'appello incidentale con il quale Occhiuto chiedeva di restare al suo posto in base alle norme statutarie e hanno confermato la sentenza del Tar Calabria, quella che dichiarava la decadenza di Mario Occhiuto. Le sentenze possono piacere o non piacere, possono essere commentate, ma vanno rispettate – ha tuonato l'esponente del Pd – E noi continueremo la nostra battaglia affinché sia ripristinata la legalità. Occhiuto – ha chiosato Graziano Di Natale - non è il presidente della Provincia, ma un ospite non gradito. Per questo, nel momento in cui mi sono recato nell'ufficio di presidenza e l'ho trovato occupato da lui e dal suo staff, ho chiesto l'intervento delle forze dell'ordine, per ristabilire la legalità. Inoltre – ha concluso - ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica allegando tutta la documentazione relativa a questa vicenda, confidando che si intervenga prontamente per ristabilire la legalità».
Salvatore Bruno