Il Movimento 24 Agosto - Equità Territoriale promosso da Pino Aprile entra a Palazzo dei Bruzi attraverso l'adesione di Andrea Falbo, eletto nell'assise comunale di Cosenza nel 2016 in una delle civiche a sostegno di Mario Occhiuto.

Valori in comune

Falbo, alla sua terza consiliatura, spiega di essere rimasto già dieci anni fa letteralmente folgorato dalla lettura del libro Terroni dello stesso Pino Aprile: «Mi ha dato le basi - scrive in una nota - per conoscere e approfondire la vera storia d'Italia e le reali cause che hanno portato alla nascita della Questione Meridionale a tutt'oggi, purtroppo, ancora attuale. La Carta dei principi del Movimento, che mira a contrastare e abbattere le diseguaglianze territoriali, di genere, economiche e sociali, fa riferimento a quegli stessi valori che hanno guidato la mia azione politico-istituzionale nei quindici anni trascorsi tra i banchi del consiglio comunale di Cosenza».

Fondi sottratti al Sud

L'approdo formale al Movimento si concretizza all'indomani della scelta del Governo di destinare maggiori risorse alle regioni settentrionali nell'ambito del Piano di Ripresa e Resilienza, contravvenendo alle indicazioni dell'Unione Europea. «Più di 60 miliardi di euro vengono sottratti ai nostri territori - afferma Falbo - Risorse necessarie per la ripartenza economica e sociale del Sud, per costruire ponti, strade, la vera alta velocità, scuole, ospedali, infrastrutture tecnologiche e digitali, per puntare all'innovazione e alla crescita e frenare l'emigrazione sanitaria e occupazionale abbattendo finalmente lo spopolamento dei nostri territori».

Piano da ultima spiaggia

«Il Piano di Ripresa e Resilienza dovrebbe rappresentare, e mi auguro possa ancora rappresentare grazie anche alle battaglie del Movimento Equità Territoriale, quell'ultima spiaggia necessaria per ridare speranza e certezze alle nostre comunità. Nonostante ciò - sottolinea il consigliere comunale di Cosenza - se da un lato si registra il silenzio assordante di quasi tutti i parlamentari meridionali e calabresi che, seguendo l'indicazione dei partiti di appartenenza, hanno disatteso le aspettative del popolo che li ha eletti, dall'altro assistiamo alla protesta dura contro il Governo Draghi da parte di più di 500 sindaci che da tutti i comuni del Sud e in particolare dalla nostra regione, su impulso di Pino Aprile e del Movimento Equità Territoriale, si sono organizzati nella rete Recovery Sud per mostrare il loro sdegno e far sentire la voce dei propri territori attraverso una serie di manifestazioni a Napoli e a Roma».