A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina. Per questo riesce difficile credere che gli oltre 2.650 avvisi bonari inviati da Municipia, gestore della riscossione dei tributi per conto del Comune di Cosenza, siano davvero frutto di un errore informatico, come raccontato dal funzionario responsabile della concessionaria, Stefano Aquino, nel corso della sua audizione davanti ai membri della Commissione consiliare attività economiche e produttive, convocata a Palazzo dei Bruzi dalla presidente Annalisa Apicella. Tali comunicazioni richiedevano ai commercianti il pagamento dell’imposta su insegne di misura inferiore ai cinque metri quadrati le quali, per legge, sono invece esenti.

Comunicazioni  nulle e chi ha pagato sarà rimborsato

Queste comunicazioni sono da ritenersi nulle e se qualcuno avesse erroneamente pagato l’importo richiesto, sarà rimborsato. Nessuno invece ripagherà il tempo perduto da coloro che si sono dovuti recare negli uffici di Municipia per chiarire l’equivoco. Già nei mesi scorsi si era registrato un pellegrinaggio di famiglie chiamate a pagare bollette già saldate. Visto l’importo dell’appalto, ammontante a svariate migliaia di euro, dalla società incaricata del servizio sarebbe lecito aspettarsi meno superficialità e più rispetto per i cittadini.