Incontro tra il sindaco e la dirigenza del Gruppo Ubi Banca, titolare della tesoreria del Comune. Intanto le rappresentanze sindacali degli impiegati di Palazzo dei Bruzi hanno convocato un’assemblea per venerdì prossimo 5 luglio, mentre i dipendenti delle cooperative sarebbero pronte ad occupare il municipio per protesta
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Tra i corridoi di Palazzo dei Bruzi, la tensione si taglia a fette. Le riunioni si susseguono al secondo piano, nella stanza del dirigente del settore bilancio Giuseppe Nardi, alla ricerca di una soluzione per ottenere dalla tesoreria lo sblocco delle somme necessarie al pagamento degli stipendi. Serve poco più di un milione di euro per saldare la mensilità di giugno. Il sindaco Mario Occhiuto è salito su un aereo ed è volato a Bergamo per incontrare i vertici del Gruppo Ubi Banca, gestore della cassa comunale.
Perché il piatto piange
I motivi di questa improvvisa crisi di liquidità sono emersi nel corso di un incontro organizzato in Prefettura, promosso dai consiglieri della Piattaforma, con i dirigenti locali dell’istituto bancario ed il Viceprefetto Eufemia Tarsia. A prosciugare il conto è stata la stessa banca la quale ha congelato i fondi derivanti dall’incasso dell’Imu, circa quattro milioni e trecentomila euro, per accantonarli in previsione del maxi pagamento che il Comune dovrà sostenere entro il 31 dicembre, quando bisognerà restituire alla Cassa Depositi e Prestiti, i 19 milioni ottenuti nell’ambito del cosiddetto decreto Salva Imprese. L’amministrazione invece, contava su parte di quei fondi per coprire gli stipendi, il cui rateo di giugno, già ricevuto con trasferimento statale, è stato già impiegato nelle scorse settimane, per coprire qualche altro debito.
Azione legittima ma non obbligatoria della banca
In sostanza, il Comune ha usato i soldi destinati agli stipendi per effettuare pagamenti di altro tipo, contando di rimpinguare il fondo con parte degli introiti dell’Imu, che invece la banca, con un’azione legittima ma non obbligatoria, ha trattenuto come quota parziale da destinare alla restituzione del denaro alla Cassa Depositi e Prestiti. Nell’incontro in Prefettura, la Piattaforma ha chiesto alla rappresentante dell’Ufficio Territoriale di Governo, di sollecitare Ubi Banca a svincolare almeno la somma necessaria al saldo delle spettanze dei dipendenti comunali e delle fatture delle cooperative, emettendo in tal senso una ordinanza per ordine pubblico. Già nelle prossime ore, infatti, i lavoratori delle cooperative potrebbero occupare il Municipio per protesta, mentre le rappresentanze sindacali hanno già indetto un’assemblea dei dipendenti comunali per venerdì prossimo 5 luglio.
In arrivo le risorse della Tari
Richiesta analoga ha formulato anche Mario Occhiuto, direttamente ai dirigenti nazionali della banca. Tanto più che nel giro di pochi giorni nelle casse comunali dovrebbero affluire i proventi della Tari, oltre al nuovo rateo trimestrale di fondi statali a copertura degli stipendi di luglio, agosto e settembre. La vicenda ha inasprito i toni dello scontro anche sulla questione legata al paventato dissesto finanziario. La Corte dei Conti ha bacchettato l’amministrazione ed il 17 luglio deciderà se bisognerà adottare la delibera di dissesto. In caso di esito negativo, il Comune potrà comunque ricorrere alle Sezioni Riunite, l’organismo di appello della magistratura contabile. Che già nel 2014, sul punto, si espresse in favore di Palazzo dei Bruzi. Lo stesso Occhiuto poi, replicando all'opposizione, ribadisce che la questione dissesto, non è collegata a quella della mancata erogazione degli stipendi: «Il Comune di Cosenza – torna a precisare - attualmente non ha utilizzato tutta l’anticipazione prevista dalla legge, ed ha una disponibilità di liquidità di 4,5 milioni di euro. Si tratta pertanto di un problema che si dovrà risolvere in brevissimo tempo. In relazione alle altre richieste della Corte dei Conti – aggiunge - presenteremo tutte le certificazioni tra cui una dettagliata rappresentazione delle passività potenziali e risponderemo punto per punto con le nostre ragioni».
La questione dei dirigenti
Il sindaco poi, replica anche sulla mancata assunzione dei dirigenti vincitori di concorso, ordinata dal Consiglio di Stato. La questione è tornata di attualità anche in concomitanza con l'imminente rinnovo dell'incarico al dirigente esterno del settore lavori pubblici Francesco Converso, il cui contratto triennale è giunto alla scadenza. «La prosecuzione dell'ingegnere Francesco Converso - sottolinea Occhiuto - e l’assunzione dei dirigenti relativa alla sentenza del Consiglio di Stato non sono in alcun modo collegate né collegabili. Per Converso il bando prevedeva che non si superasse il mandato elettivo del Sindaco e così non potrà che essere. Si prevedeva poi nel contratto che decorsi i tre anni si procedesse ad una valutazione per la prosecuzione del rapporto che – giova ripeterlo - non può superare il mandato elettivo del sindaco. Per quanto riguarda invece i dirigenti vincitori di concorso, il Consiglio di Stato ha formulato 90 giorni per la immissione in ruolo. Termine entro il quale gli uffici porranno in essere gli atti di legge. Si ribadisce quindi: le due questioni non hanno alcuna attinenza».