VIDEO | L’esponente del gruppo Piattaforma vota contro la manovra di assestamento e lancia la sua provocazione: «Il sindaco ha operato bene sul piano degli investimenti materiali e immateriali. Sacrifica troppo le fasce deboli»
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Esponente della Piattaforma, eletto in consiglio comunale nelle file del centrosinistra ma da qualche tempo in netto contrasto con la linea del Partito Democratico, Marco Ambrogio ha sciorinato punto per punto, i tagli alle spese sociali previsti dalla manovra di assestamento di bilancio approvata in aula nella giornata di oggi 6 agosto. E non sono cifre secondarie. «Mancheranno all’appello nell’esercizio 2020 – ha detto nel corso del suo intervento in aula – 150 mila euro per il trasporto scolastico, 50 mila euro per la mensa, 400 mila euro per gli asili nido, 248 mila euro per l’assistenza domiciliare, 106 mila euro per l’emergenza abitativa, 104 mila euro per la biblioteca civica. E nel 2021 saranno tagliati oltre 200 mila euro destinati ai servizi di pre e di post scuola. Di questi sacrifici dobbiamo informare la città». Ambrogio ha bocciato la pratica di riequilibrio e, pur riconoscendo il buon lavoro dell’amministrazione Occhiuto sul fronte degli investimenti materiali ed immateriali, ha lanciato una provocazione: «Meglio dichiarare il dissesto»