«Siamo sulla strada giusta perché Berlusconi possa essere Presidente della Repubblica». Il fronte calabrese forzista sembra non abbia dubbi su chi succederà, o meriti di succedere, a Sergio Mattarella in procinto di lasciare il Quirinale dopo sette anni di intensa presidenza. Almeno così la pensa più d’uno in Forza Italia, tra cui il deputato reggino Francesco Cannizzaro che di buon mattino ha dipinto il Cavaliere come «un grande Presidente. Super partes».

Al di là del fatto che proprio questo punto sembra essere quello più cavalcato dal fronte del “no” a Berlusconi, la strada che conduce al Colle è tutt’altro che in discesa, e non solo per il presidente di Forza Italia che aspetta di ufficializzare la sua candidatura snocciolando il pallottoliere dei voti. Da una eventuale sconfitta del Cavaliere infatti ne farebbe evidentemente le spese l’intero centrodestra, soprattutto dopo che Matteo Salvini e Giorgia Meloni lo hanno invitato a sciogliere la riserva indicandolo come loro candidato al Quirinale.

Se alla fine il fronte del centrodestra non sarà compatto, quantomeno nella quarta votazione, quando basterà la maggioranza assoluta dei votanti, il centrodestra e i patti sin qui siglati si scioglierebbero come neve al sole. Il punto è che non dipende solo dal centrodestra, perché se il centrosinistra – che ha definito Berlusconi un candidato divisivo – decidesse di uscire dall’aula al quarto scrutinio (è già successo nel 2013 con l'allora Pdl, quando candidato al Colle era Romano Prodi), si concretizzerebbero tutti i timori fin qui manifestati proprio dalla Lega.

Anche per questo il deputato azzurro Cannizzaro parla di «settimana rovente» in vista dell'elezione del Presidente della Repubblica, la cui votazione d’esordio è già fissata al primo pomeriggio del prossimo 24 gennaio. Le trattative e i candidati non mancano ad alimentare il dibattito nazionale, con il M5S di Giuseppe Conte che cerca sponda nel Partito democratico di Enrico Letta, a cui chiede di indicare un nome forte prima che sia troppo tardi. Il tutto mentre una quarantina di ormai ex pentastellati ha indicato una linea comune in direzione del giurista e magistrato Paolo Maddalena.

Sul versante dei delegati regionali (mancano ancora tre Regioni all’appello) la Calabria ha mandato un segnale di compattezza al centrodestra. La nostra rientra tra le pochissime Regioni che non hanno registrato colpi di scena nell’indicazione dei tre grandi elettori (l’azzurro Roberto Occhiuto, il leghista Filippo Mancuso e il dem Nicola Irto), tra l’altro sbrigando la pratica in meno di mezz’ora.

Il “post” social di Cannizzaro dunque, spinge per una ulteriore conferma della convinzione nel centrodestra che il Cavaliere ce la possa fare. «Per me è un grande onore essere tra i "grandi elettori", ed anche una grande responsabilità – scrive il deputato -. I leader della Coalizione hanno convenuto che Silvio Berlusconi sia la figura adatta a ricoprire l’Alta Carica con l’autorevolezza e l’esperienza che il Paese merita, in questo momento difficile per tutto il mondo».

Cannizzaro racconta anche di aver sentito telefonicamente Berlusconi e di averlo trovato «ultra motivato», anche se manca l’ufficialità

«Il CentroDestra si è espresso! Speriamo che il Cavaliere possa a breve sciogliere le riserve, affinché si possa intensificare il lavoro – conclude Francesco Cannizzaro - per coinvolgere più “grandi elettori” possibili».