«Nei giorni scorsi avevamo chiesto chiarimenti sul perché in Calabria ci fosse la media più bassa dei tamponi eseguiti e perché i tamponi venivano processati fuori regione. Oggi, se fosse vera la notizia delle centinaia di tamponi non processati, sarebbe un fatto di una gravità estrema».

Così il segretario generale della Cgil calabrese, Angelo Sposato.

 

La presidente della Regione, responsabile emergenza Covid-19 in Calabria e il commissario ad acta alla sanità – conclude Sposato – devono fare immediatamente chiarezza e dire la verità ai cittadini. Sarebbe necessario l'intervento del commissario nazionale all'emergenza Covid-19, Arcuri per avere i riscontri necessari sulle responsabilità».