«I cittadini della nuova città Corigliano-Rossano è giusto che sappiano e abbiano contezza della “dote” che le due Città portano nel processo di fusione»… ormai irreversibile. A dirlo è Enzo Claudio Gaspare Siinardi, uno che sa fare bene di conti e che conosce bene anche quelli dell’ormai ex Comune di Corigliano, essendone stato – con il governo Geraci – assessore al Bilancio «per – come ci tiene a precisare – soli tre mesi».

«I numeri sono impietosi così come anche i fatti»

«I numeri possono essere anche interpretati, ma i fatti e la realtà sono alla luce del sole» ribadisce Siinardi in premessa al suo ragionamento, replicando, di fatto, alle rassicurazioni dell’ex sindaco Geraci che, manco a dirlo, proprio due giorni fa aveva annunciato la salubrità dei conti ausonici gettando ombre, invece, su quelli rossanesi. E i fatti si tramuterebbero in un indebitamento consistente del Comune di Corigliano, con le riscossioni vanno a rilento e la spesa corrente che invece continua ad aumentare. «Pertanto – aggiunge l’ex assessore – di riflesso nemmeno i numeri possono essere positivi. E non capisco – aggiunge – da dove derivi l’ottimismo di Geraci».

Ma la verità verrà presto a galla

«Entro il 30 giugno – ricorda ancora Siinardi – dovrà essere approvato il bilancio ed è allora che sapremo tutta (o quasi) la verità sui conti lasciati in eredità dai due comuni». O almeno si spera. «Nel dicembre scorso la Corte di Conti ha pubblicato una delibera (la N.127/2017) nella quale vengono cristallizzate delle gravi ed evidenti criticità finanziarie del Comune di Corigliano ed è un’istruttoria della quale prima o poi dovremo sapere le risultanze».

«Il vero problema finanziario di Corigliano è stata l’incapacità di riscossione dei tributi»

«Da allora assessore al bilancio – ricorda Siinardi – fui l’unico con coraggio ad evidenziare una difficoltà di fatto che era presente nel Comune di Corigliano calabro. E ciò l’incapacità degli uffici e delle Amministrazioni comunali di riscuotere i tributi. Ed è un problema che ci trasciniamo da tempo. E purtroppo rimarrà questa una delle criticità anche per il nuovo comune». E una città che non riscuote i tributi non può garantire i servizi ai cittadini.

La commissione d'accesso del Ministero degli Interni

Ma concatenata alle presunte anomalie di bilancio ci sarebbe anche la relazione della commissione d’accesso del Ministero degli Interni, il cui contenuto continua a rimanere riservato e non ostensibile. Siinardi non si sbilancia ma evidenzia un dato. «Se la Commissione ha voluto accedere agli atti – dice – evidentemente c’era un motivo. Ma concatenata alle presunte anomalie di bilancio ci sarebbe anche la relazione della commissione d’accesso del Ministero degli Interni, il cui contenuto continua a rimanere riservato e non ostensibile. Siinardi non si sbilancia ma evidenzia un dato. «Se la Commissione ha voluto accedere agli atti – dice – evidentemente c’era un motivo>>. La relazione finale dei commissari, però, continua a rimanere sotto segreto.