Anche il popolo calabrese della Lega di Salvini dà la sua benedizione al contratto di governo con il Movimento 5 stelle di Di Maio. Ne è venuta fuori una maggioranza bulgara. I gazebo del Carroccio allestiti nelle 13 piazze della nostra regione (Tortora, Castrovillari, Cassano Jonio, Corigliano-Rossano, Taurianova, Reggio Calabria, Cosenza, Lamezia Terme, Catanzaro Lido, Vibo Valentia, Rosarno, San Ferdinando e Gioia Tauro), sabato e domenica scorsi, in modo plebiscitario, hanno confermato il contenuto dell’accordo di governo per l’Italia. Lo avevano fatto nei giorni precedenti anche i pentastellati lanciando una consultazione rapida sul web – attraverso la piattaforma Rousseau – che ha dato lo stesso esito leghista. Con la differenza, si potrebbe dire sostanziale che mentre la consultazione dei “grillini” è stata riservata solo ai propri attivisti, i “salviniani” hanno lasciato libero accesso ai seggi a chiunque volesse partecipare. L’esito il medesimo: tutti d’accordo sull’andare avanti, sperimentare l’alleanza e cercare di dare un governo al Paese.

 

Già, perché - prima di ogni altra cosa - alla gente interessa avere una guida nazionale certa (più che stabile) per mettere alla prova (anche) la capacità della mole di promesse prospettate in campagna elettorale. Offrire il “comando” (così è tornato ad essere definito il potere democratico a queste latitudini!) probabilmente non tanto per competenze ma per il diritto demandatogli dalle urne del 4 marzo. Così tra i più anziani. I più giovani, invece, attendono il cambiamento. Che si intravedrebbe in quei 30 punti racchiusi nelle cinquantasette pagine contratto a tinte “giallo-verde”. La speranza c’è e speriamo non venga disattesa.

Pur senza prevedere misure specifiche per il Sud, il contratto trova fiducia

Certo, c'è una mancanza grave, un errore blu, in questo contratto, che non è sfuggito a nessuno: non si parla del Sud. Vogliamo essere sempre al centro dell'attenzione? Non è questo il motivo, ma il fatto che esista ancora (da oltre 150 anni) una questione Meridionale tutta aperta non può sfuggire alla politica, soprattutto a chi si appresta a... comandare

Nel frattempo a Corigliano-Rossano, soprattutto nella sede leghista rossanese di Viale Margherita , gli animi sono carichi: occhi e orecchie “appicicati” in queste ore alla piccola tv della saletta in attesa della fumata bianca del Quirinale per il via libera al nuovo Governo e la soddisfazione di aver portato a casa, nell’ultimo week-end, un risultato importante. Oltre 600 i “sottoscrittori” del contratto nella nuova polis della Sibaritide.

A Corigliano-Rossano oltre 600 partecipanti ai gazebo

«Molta affluenza - commenta nel portamento severo il coordinatore di Lega Salvini – Rossano, Paolo Lamenza - non solo iscritti e simpatizzanti , ma disoccupati, imprenditori, pensionati, insegnanti e casalinghe hanno dato vita ad un susseguirsi di firme favorevoli al Contratto di Governo tra Lega e 5 Stelle. Un unico comune denominatore tra tutti coloro che hanno voluto dare il loro assenso contribuendo a sottolineare ancora di più la volontà di cambiamento del Sistema Italia: Governo Subito!». E poi la chiosa sulla gazebata di sabato e domenica scorsi: «Avere raggiunto nella città di Corigliano-Rossano in poche ore complessivamente oltre 600 firme – precisa Lamenza - la dice lunga su quanto e come la gente veda questa fase politica, anche tenendo conto delle percentuali dei No al Contratto di Governo, circa il 3%».

Tra i banchetti della Lega allestiti in Calabria non è mancato nemmeno il calore della militanza. Una su tutte, quella del coordinatore regionale, il deputato Domenico Furgiuele, che accompagnato dai vertici provinciali e territoriali del partito hanno battuto palmo a palmo la Calabria.