In merito a quanto scritto nell’articolo “Solo 2 sedute in 4 mesi, ma il Consiglio regionale spende 1,3 mln per i gruppi”, dal presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini, riceviamo e pubblichiamo:

«Gentile Direttore, nel mio discorso d’insediamento avevo sottolineato l’importanza della insostituibile funzione di critica del sistema dell’informazione. Non ho certo cambiato idea, anche se ritengo doveroso, come presidente dell’Assemblea regionale, fare qualche puntualizzazione sulla presunta improduttività del Consiglio e sui costi della democrazia istituzionale.

È del tutto evidente che ogni ragionamento deve tenere conto della straordinarietà del momento che viviamo con l’emergenza Covid che ha costretto tutte le assemblee elettive, a cominciare da Camera e Senato, a rallentare la loro attività, per ragioni di sicurezza.

 

In termini puramente statistici, il Consiglio regionale della Calabria ha fatto meglio di quello dell’Emilia Romagna che si è riunito in tre occasioni dalla data di insediamento della collega Emma Petitti (1 convocazione ogni 25 giorni). L’assemblea calabrese, che si è insediata in ritardo di un mese esatto rispetto all’Emilia, si è riunita in due occasioni e quindi con una media di 1 convocazione ogni 24 giorni). 

Anche i Consigli regionali che non avevano problemi di rodaggio, hanno avuto gli stessi problemi: il Consiglio regionale della Campania si è riunito solo due volte tra marzo e maggio, quello del Lazio si è riunito solo tre volte nello stesso periodo.

Annoto questo dato solo per evidenziare una difficoltà obiettiva di tutte le assemblee regionali e in particolare di quelle appena elette.

 

Non sono d’accordo sulla presunta improduttività dell’assemblea calabrese che nei suoi 48 giorni di vita ha approvato atti fondamentali, come il bilancio, e leggi che sono state unanimemente definite “epocali” come l’integrazione delle Aziende ospedaliere del capoluogo e la conseguente nascita della più grande Azienda sanitaria della Calabria. Basterebbe solo questo ultimo atto a rendere giustizia alla produttività del Consiglio, ma non intendo enfatizzare più di tanto questo dato.

Avremo modo, man mano che si tornerà verso la normalità con la fase 2 dell’epidemia, di incrementare la produzione legislativa dell’Assemblea, attraverso le proposte che i vari gruppi e i singoli consiglieri avanzeranno con le procedure previste dalla legge e dal regolamento del Consiglio.

 

Abbiamo fatto molto anche sul fronte del contenimento della spesa pubblica, intanto con la consistente riduzione di tre milioni di euro sul bilancio regionale destinato al funzionamento del Consiglio. I risparmi operati, aggiunti alla virtuosa restituzione di consistenti somme non spese dai gruppi nella passata legislatura, ci hanno consentito di operare concretamente, assegnando tre milioni di euro agli studenti fuori sede, un milione di euro al Banco Alimentare per aiuti alle famiglie bisognose, 250mila euro per il progetto “Cammino basiliano” che potrà avere importanti effetti sul turismo culturale.

Non siamo stati fermi anche se ovviamente il Consiglio ha l’ambizione di operare ancora più incisivamente. Maggioranza e opposizione sono attrezzate per svolgere al meglio il ruolo a cui l’elettorato le ha chiamate. Facciamo tesoro dei richiami contenuti nel vostro articolo che consideriamo stimoli utili a fare sempre meglio, ma credo sia stato sbagliato accreditare l’immagine di un Consiglio fermo e improduttivo».

 

Risponde Riccardo Tripepi

Proprio per rendere omaggio a quella “insostituibile funzione di critica del sistema dell’informazione” alla quale fa riferimento il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini nella sua garbata precisazione, corre l’obbligo di specificare alcune questioni.

Seppure sia fondata la considerazione secondo la quale tutte le Regioni hanno incontrato difficoltà in questa fase di emergenza sanitaria, è altrettanto vero che proprio il confronto con l’Emilia Romagna non è così favorevole alla Calabria, per come sostenuto dal Presidente. Intanto l’Emilia aveva già approvato il Bilancio nella passata legislatura, mentre la Calabria (per responsabilità del centrosinistra) lo ha approvato in questa ma a 3 giorni dalla scadenza dell’esercizio provvisorio (per responsabilità del centrodestra). In Emilia poi, come ricordato da Tallini, il Consiglio funziona da un mese prima e ha già costituito le Commissioni che in Calabria mancano e continuano a mancare paralizzando l’attività legislativa.

L’integrazione delle Aziende Ospedaliere di Catanzaro poi, seppure bene ha fatto il Consiglio regionale ad occuparsene nella notte dell’approvazione del bilancio, era già stata disposta nella passata legislatura con una legge impugnata dal governo nazionale davanti alla Corte Costituzionale. Il Consiglio ha provato ad apportare i dovuti correttivi nella speranza che non ci siano ulteriori difficoltà.

I riferimenti finali ai tagli sui costi del funzionamento del Consiglio, infine, non hanno nulla a che fare con lo stanziamento da 1 milione e trecentomila euro all’anno per i gruppi che ha stabilito l’Ufficio di presidenza con la delibera n. 9 del 12 maggio 2020. Sicuramente la destinazione dei fondi, frutto dell’avanzo di Amministrazione della gestione precedente di palazzo Campanella, al Banco Alimentare è attività meritoria (forse anche dovuta), ma non affranca le altre e ulteriori spese, per di più approvate con decorrenza dal 27 marzo quando il Consiglio era fermo proprio per l’emergenza sanitaria.