Si torna in aula venerdì 10 marzo. Il Consiglio regionale, il giorno dopo la celebrazione del Consiglio dei ministri in quel di Crotone, torna a riunirsi con un ordine del giorno snello – cinque punti – che servirà anche a favorire la discussione sull’Autonomia differenziata che proprio nei giorni scorsi ha provocato un vespaio di polemiche dopo l’approvazione in Conferenza Stato regioni del progetto di legge firmato dal ministro Roberto Calderoli. In quella sede, come si ricorderà, è arrivato anche il “si” di Roberto Occhiuto che, pur parlando di sfida da cogliere ma non di una cambiale in bianco, ha ricompattato le opposizioni di Palazzo Campanella.

La conferenza dei capigruppo, riunitasi ieri, ha quindi messo in agenda le modifiche al Regolamento interno del Consiglio regionale, proposta da Giuseppe Mattiani (FI) e che mira ad «apportare una serie di modifiche al Regolamento al fine di recepire le disposizioni provenienti da consuetudini, convenzioni, prassi precedenti, regole di correttezza ed interpretazioni maturate all’interno del Consiglio regionale nel corso di questa e di precedenti legislature, per rendere più agevole, trasparente e funzionale l’autonomia organizzativa dell’organo legislativo regionale». Tra le altre cose, scomparirà dal testo la figura del Sottosegretario.

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Al secondo punto ci sarà il testo unificato di varie proposte, sulle “Disposizioni per la realizzazione, il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei Cammini di Calabria”. Al terzo punto l’istituzione del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato; al quarto punto la “Ratifica dell'intesa tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per l'istituzionalizzazione della conferenza delle Regioni e delle Province autonome”, ed infine il “Bilancio di previsione 2023-2025 dell’Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”.

Rimane invece ancora irrisolta la partita aperta tra Giovanni Muraca e Antonio Billari. I due reggini, eletti nelle fila del Partito democratico vivono questo momento con stati d’animo diversi. Muraca, ex assessore della giunta di Giuseppe Falcomatà, è stato sospeso insieme al primo cittadino dopo le due sentenze relative al processo “Miramare”, ma ancora siede a Palazzo Campanella per via di una notifica non ancora arrivata. Billari dal canto suo rimane alla finestra, perché nel momento in cui si formalizzerà la sospensione sarà lui a sedere negli scranni dell’opposizione. Proprio Billari aveva scritto anche al presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, per sollecitare l’emanazione di un decreto da indirizzare alla Prefettura del capoluogo che a sua volta poi lo deve notificare a Palazzo Campanella. Secondo fonti ben accreditate il decreto sarebbe partito alla volta di Catanzaro e sarebbe solo questione di tempo. Ovvio che Billari speri di recuperare il tempo fin qui “perso”. Ma tutto dipende dalla notifica del provvedimento.