«Con le sedute delle Commissioni, l’iniziativa legislativa dei consiglieri e i propositi di occuparci con ulteriore slancio dei problemi dei calabresi in una stagione di grave crisi economica, riprende l’attività del Consiglio regionale dopo il fermo elettorale». Così un propositivo Filippo Mancuso annuncia la convocazione del prossimo Consiglio regionale che si svolgerà giovedì 20 ottobre alle ore 14:30.

Mancuso: «Il bilancio dell’attività ci soddisfa»

L’occasione dà modo al presidente del Consiglio regionale anche di stilare un mini bilancio dell’attività fin qui svolta, a meno di un anno di legislatura: «Pur essendoci state due importanti campagne elettorali che hanno inciso sull’attività istituzionale, è un bilancio di cui siamo soddisfatti».

Affermazione che Mancuso riempie coi numeri: «Abbiamo tenuto 15 sedute d’Aula e approvato 51 leggi, alcune molto significative che ci hanno consentito di riappropriarci delle prerogative legislative sulla sanità, 58 provvedimenti amministrativi, 7 mozioni di cui alcune all’unanimità e svolto 90 sedute di Commissioni». Insomma, per Mancuso la strada imboccata è quella giusta.

«E lo sarà ancor di più, se – aggiunge - sulle questioni della crescita e dello sviluppo sapremo unire le energie della Giunta regionale, della maggioranza e delle opposizioni, per essere più convincenti e autorevoli nello scenario nazionale».

In aula dopo quasi due mesi

La massima assemblea regionale non si riunisce dal 30 agosto scorso anche per via della concomitanza con la inusuale campagna elettorale estiva che ha condotto il Paese alle elezioni del 25 settembre. Una circostanza che ha anche suggerito al presidente del Consiglio regionale di rinviare a dopo il voto anche le nomine di competenza dell’Assemblea - una settantina in tutto - “negli organi di amministrazione attiva, consultiva e di controllo della Regione, nonché degli enti anche economici, e delle aziende da essa dipendenti”, l’indicazione di tre membri nel Corecom e le tredici componenti della Commissione pari opportunità. Senza dimenticare l’elezione delle autorità Garanti quali il Difensore civico, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, il Garante della Salute e il Garante regionale dei detenuti.

Nomine che probabilmente non saranno proposte al ritorno in aula deciso proprio oggi nel corso della Conferenza dei capigruppo convocata dal primo inquilino di Palazzo Campanella che chiarisce, in una nota, come l’ordine del giorno approntato con i consiglieri non sia ancora quello definitivo, pur elencando una serie di provvedimenti che saranno posti all’attenzione dell’Aula.  

Tra i punti che troveranno posto nell’ordine del giorno sono previste varie proposte di provvedimenti amministrativi d’iniziativa della Giunta sui Programmi comunitari e il Rendiconto d’esercizio 2021 dell'Ente per i Parchi marini regionali. Ma in Aula arriveranno anche diverse proposte di legge: quella sulle modalità di erogazione di medicinali cannabinoidi per finalità terapeutiche;  gli incentivi straordinari per assicurare i livelli essenziali di assistenza nel sistema sanitario regionale; le modifiche alla legge regionale di Azienda Zero a seguito di impegni assunti con il Governo in attuazione del principio di leale collaborazione; le nuove norme in materia di servizio idrico integrato; le modifiche all'art. 15 della legge regionale 12 ottobre 2016, n.30 recante disposizioni sulla partecipazione della Regione alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione.

In una seduta che si annuncia ricca, nell’elenco ci entrano anche la proposta di provvedimento sull’elezione di tre consiglieri regionali (dei quali uno in rappresentanza della minoranza) per la costituzione della Consulta regionale della cooperazione; la proposta di provvedimento amministrativo circa la designazione di un componente nella sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per la Calabria; la proposta di nomina, su designazione da parte delle Associazioni, finalizzata alla nomina di dieci rappresentanti in seno all'Osservatorio regionale sulla violenza di genere.