Stamattina arringa di oltre due ore del giudice relatore. Il primo dei non eletti del Pd alle ultime regionali ha sollevato contro l'ex presidente della Provincia tre questioni di ineleggibilità
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È durata oltre due ore la requisitoria del giudice relatore, Labet Olimpia, stamane al tribunale di Catanzaro. In discussione il ricorso presentato da Graziano Di Natale, primo dei non eletti del Pd alle scorse regionali, intorno la presunta ineleggibilità del consigliere regionale Francesco Iacucci per non essersi dimesso da presidente della Provincia 10 giorni prima della presentazione delle candidature e aver esercitato il ruolo anche durante la campagna elettorale delle regionali 2021.
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Nel suo ricorso Di Natale solleva anche altre due questioni di ineleggibilità per essere stato Iacucci componente del consiglio di amministrazione dell’Autorità portuale dei Mari Ionio e Tirreno ed ancora a quella di vice presidente del consiglio di amministrazione della Biblioteca civica di Cosenza (ente dipendente dalla Regione Calabria, riconosciuta dalla legge regionale del 95).
Il giudice relatore Labet Olimpia ha rimesso la causa al Collegio per la decisione del 13 settembre prossimo.
Franco Iacucci è difeso dall’avvocato Alfredo Gualtieri che ha insistito sulla incompatibilità dei ruoli che esclude l’ineleggibilità. Il collegio difensivo di Graziano Di Natale era composto dall’avvocato Jole Le Pera, avvocato Valentina De Santo e dal costituzionalista prof. Alfonso Celotto. Questi hanno un arco nella loro freccia ovvero la precedente pronuncia, dello stesso Tribunale, che ha aperto le porte di Palazzo Campanella all'avvocato catanzarese Antonello Talerico, ai danni della dirigente della Provincia di Catanzaro, Valeria Fedele.