Sconvocata la riunione del Consiglio regionale prevista per lunedì 9 marzo. Dopo l’aggravarsi dell’emergenza legata al Coronavirus la decisione è stata presa dagli Uffici di palazzo Campanella, dopo un rapido confronto tra la governatrice Jole Santelli e il presidente uscente Nicola Irto.La conferma ufficiale è arrivata intorno all’ora di pranzo. Troppo alto il rischio di far convergere a palazzo Campanella consiglieri e strutture, oltre agli operatori dell’informazione per quella avrebbe dovuto essere la prima seduta dell’undicesima legislatura.

La governatrice Jole Santelli è impegnata nel fronteggiare non soltanto i nuovi casi sospetti di contagio, ma anche l’esodo in atto dal Nord Italia verso la nostra Regione dopo l’approvazione del decreto del governo.

Ed allora la decisione maturata nelle ultime ore e cioè quella di procedere al rinvio della seduta che era stata pensata in un primo momento a porte chiuse.

Secondo la convocazione di qualche giorno fa la riunione di insediamento del Consiglio si sarebbe dovuta svolgere con misure eccezionali: accesso all’Aula consentito soltanto ai consiglieri regionali e ai dipendenti degli uffici. Mentre la pubblicità della riunione sarebbe stata assicurata dalla trasmissione via streaming dei lavori. Era stato previsto all’esterno, nella sala Levato, anche l’allestimento di un monitor con la diretta e delle postazioni per i giornalisti che sarebbero state distanziate in ossequio ai protocolli.

A norma di  legge regionale  si è in scadenza dei termini previsti per tenere la prima riunione dopo la proclamazione degli eletti. Il Consiglio avrebbe dovuto eleggere l’Ufficio di presidenza, cominciando proprio dal nuovo presidente per eleggere il quale è necessaria la maggioranza dei due terzi ai primi due scrutini e quella semplice per il terzo.

Passaggi fondamentali per mettere l’Assemblea in grado di operare e mettersi in corsa per l’approvazione della manovra finanziaria, considerando che la Regione è ancora in esercizio provvisorio.

La lettera della Santelli

 Jole Santelli ha inviato anche una nota ufficiale a palazzo Campanella con la quale ha sottolineato «l’aggravarsi dell’emergenza coronavirus anche in Calabria e l’adozione di nuove misure restrittive da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri, con decreto di cui è attesa la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. La scelta del rinvio -  si legge nella lettera - è stata condivisa anche con il leader delle opposizioni Pippo Callipo, oltre che con i gruppi consiliari e le forze politiche». 

Le dichiarazioni di Callipo

 «In un momento così delicato per l’Italia, alla luce delle ulteriori misure emergenziali disposte nelle scorse ore dal Governo, non era opportuno fare finta di niente e celebrare come se niente fosse la prima seduta del Consiglio regionale. Per questo ho condiviso senza riserve la decisione concordata dal presidente del Consiglio regionale uscente Nicola Irto e dalla presidente della Regione Jole Santelli di rinviare la prima seduta dell’Assemblea di Palazzo Campanella che era in programma per lunedì 9 marzo. Si tratta di un doveroso segnale di serietà e di solidarietà verso i calabresi. In questa fase non mancherà da parte nostra la massima collaborazione nei confronti della presidente della Giunta regionale. È il momento in cui tutti dobbiamo restare uniti, dimostrarci responsabili e osservare le regole disposte da Governo e Regione per contenere il Coronavirus. Proteggiamoci e proteggiamo gli altri. Insieme ce la possiamo fare, l’Italia si rialzerà». È quanto dichiara Pippo Callipo, consigliere regionale e già candidato della coalizione di centrosinistra alla Presidenza della Regione.

 

L’emergenza legata al virus, dunque, ha ribaltato le priorità e l’agenda della politica. Lo stato eccezionale che si sta verificando in queste ore, dunque, dovrebbe essere sufficiente per procedere ad un rinvio anche dei termini per l’approvazione del bilancio, fissati al 30 aprile, possano subire ulteriori deroghe.

Ma gli effetti del Coronavirus sulla vita politica non si fermano qui. Dopo il rinvio del referendum sulla riduzione dei parlamentari che era stato fissato per il 29 marzo, potrebbero essere rinviate anche le elezioni regionali e amministrative del prossimo mese di maggio. Nel calderone dei rinvii finirebbe, dunque, anche la Città Metropolitana di Reggio Calabria che dopo la prima proroga di sei mesi della gestione Falcomatà il cui mandato era in scadenza lo scorso mese di novembre, potrebbe procedere sotto l’attuale gestione fino al prossimo autunno.