Necessaria la terza votazione per eleggere il politico catanzarese. Per lui 20 voti, 4 per Esposito. In apertura dei lavori la sostituzione di Creazzo con Sainato. Palazzo blindato per l'emergenza coronavirus
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Con un’ora di ritardo è cominciata la prima seduta della undicesima legislatura dopo due mesi esatti dalle elezioni regionali che si sono svolte lo scorso 26 gennaio. Blindato per l’emergenza Coronavirus, Palazzo Campanella ha accolto i nuovi consiglieri in un clima surreale. Ingresso consenti ai soli consiglieri, in guanti e mascherine e ai dipendenti indispensabili per lo svolgimento della seduta. Fuori anche i giornalisti, con la pubblicità della seduta garantita dalla diretta streaming.
Ad aprire i lavori il consigliere anziano e candidato governatore per il centrosinistra Pippo Callipo.
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Il discorso di Callipo
«Un onore per me, da consigliere anziano, presiedere la prima seduta della legislatura. Ci accingiamo a scrivere una nuova pagina del regionalismo calabrese. Il mandato che ci hanno assegnato gli elettori – ha detto ancora Callipo - comporta onori ed oneri e dobbiamo svolgerlo nel pieno rispetto dei doveri istituzionali e dei rapporti tra giunta e Consiglio. Dobbiamo spenderci in particolare per i nostri giovani e fare in modo che possano costruire qui il loro futuro. In un momento così difficile serve che la politica dimostri unità di intenti, siamo qua unicamente per fare gli interessi della Calabria e dei calabresi. Dobbiamo onorare la Calabria e renderla un posto migliore. In conclusione voglio esprimere il mio ringraziamento ai medici infermieri e Forza dell’Ordine per il modo con il quale stanno portando avanti il loro lavoro».
Callipo, con qualche difficoltà a destreggiarsi tra meccanismi di votazione e conteggi, ha subito dimostrato di voler essere concreto e ha respinto al mittente la richiesta del consigliere reggino di Forza Italia Domenico Giannetta che aveva chiesto una sospensione dei lavori per consentire una riunione ai gruppi di maggioranza.
«Abbiamo cominciato con ritardo e adesso di prosegue senza altre interruzioni». Una novità da salutare con entusiasmo.
Entra Raffaele Sainato
Si è così immediatamente passati alla votazione sulla sostituzione temporanea del consigliere Domenico Creazzo, agli arresti per essere rimasto coinvolto nella operazione Eyphemos della Dda di Reggio Calabria, con il primo dei non eletti della lista di Fratelli d’Italia nella Circoscrizione Sud Raffaele Sainato, vicesindaco di Locri.
La proposta Gallo
Prima della costituzione del seggio elettorale per l’elezione dell’Ufficio di presidenza, l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, è intervenuto per votare un provvedimento per una modifica sulle procedure di voto. Secondo Statuto per l’elezione dell’Ufficio di presidenza è necessaria la maggioranza qualificata dei due terzi da svolgere nella prima giornata di convocazione. Per la terza votazione a maggioranza semplice è prevista una nuova riunione nelle giornata successiva. Gallo ha chiesto di votare una modifica, per l’emergenza in corso, e di procedere a tutte le votazioni necessarie nella stessa giornata. La proposta, frutto anche delle difficoltà del centrodestra a trovare l’accordo su un solo nome, è stata approvata all’unanimità dall’Aula.
Luigi Tassone e Pierluigi Caputo, i consiglieri regionali più giovani sono così stati chiamati per costituire il seggio elettorale nella funzione di segretari.
Le votazioni
La prima votazione si è conclusa con questo esito: 31 votanti, 13 schede bianche e 18 voti per Mimmo Tallini di Forza Italia. Non raggiunta la maggioranza qualificata dei due terzi, si è resa necessaria la seconda chiama. Teoricamente, considerato lo scrutinio segreto, 11 schede bianche sarebbero provenienti dall’opposizione che ha deciso, responsabilmente, di astenersi, mentre le altre due dovrebbero appartenere ai due consiglieri della Casa delle Libertà che fino all’ultimo avrebbero voluto Baldo Esposito presidente.
La seconda votazione ha dato il seguente esito: 31 votanti, 12 schede bianche e 17 voti per Mimmo Tallini di Forza Italia, 1 voto per Giuseppe Neri (Fdi) e 1 per Jole Santelli (Fi). Alle proteste della Cdl si è aggiunto, dunque, un altro consigliere di minoranza. Necessaria dunque la terza votazione a maggioranza semplice.
La terza votazione, a maggioranza semplice, ha dato il seguente esito: 31 votanti, schede bianche e 20 voti per Mimmo Tallini, 1 voto per Giuseppe Neri (Fdi), 4 per Baldo Esposito con la Casa delle Libertà che esce allo scoperto e raccoglie l’adesione di altri franchi tiratori.
Mimmo Tallini di Forza Italia, dunque, è eletto a maggioranza semplice presidente del Consiglio regionale per l’avvio dell’undicesima legislatura, accolto dall’applauso liberatorio dei suoi.
Tallini: una “fatalità” la sua elezione
Dopo aver ringraziato il suo predecessore Nicola Irto per il lavoro svolto nella legislatura precedente, Mimmo Tallini ha dichiarato di considerare una “fatalità” la sua elezione.
«Faccio mia l’espressione usata dalla governatrice Jole Santelli al momento dell’indicazione della sua candidatura, divento presidente per “fatalità” e non certo per ambizione personale».
Tallini ha poi toccato alcuni dei punti programmatici da realizzare, una volta usciti dall’emergenza sanitaria. Tra i primi «uscire dalla stagione e dalla cultura del commissariamento che fin qui non ha prodotto risultati significativi» e poi la «riforma della burocrazia». «Dovremo poi produrre il nostro massimo impegno – ha detto Tallini – per vincere la sfida del federalismo e dell’autonomia regionale che la Regione dovrà affrontare senza tentennamenti. Spero che saremo in grado di elaborare una proposta originale sul federalismo». Tallini ha poi ricordato la necessità di organizzare iniziative per celebrare il cinquantesimo anniversario della nascita delle Regioni con iniziative che coinvolgano le scuole.