Mentre il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, ha iniziato il valzer degli incontri con le organizzazioni sindacali, ricevendo i segretari di Cgil, Cisl e Uil con l’obiettivo di inaugurare dei tavoli tematici che avranno lo scopo di approfondire i problemi e trovare le relative soluzioni, il Consiglio regionale attende la convocazione del presidente Filippo Mancuso per entrare nel vivo delle sue attività.

Regione Calabria, la partita delle commissioni

Mancuso ha auspicato che l’insediamento della Conferenza dei capigruppo e l’elezione degli Uffici di Presidenza delle Commissioni avvengano rapidamente. Secondo alcuni già sul finire della settimana si dovrebbe aprire la partita dei capigruppo che è strettamente connessa con la guida delle commissioni, che poi rappresentano il terreno ove soddisfare soprattutto gli appetiti dei partiti che sono fino al momento rimasti a bocca asciutta.

D’altra parte il dato politico che ci consegna il varo della giunta è che Roberto Occhiuto ha scelto soltanto due eletti per far parte dell’esecutivo, lasciando altri 18 consiglieri alla porta. Considerando che con l’ufficio di presidenza sono state assegnate altre tre poltrone (Mancuso Presidente, Caputo vice e Cirillo Segretario questore), rimangono ancora 15 postazioni da dividere tra le sette Commissioni consiliari (l’ottava, quella di Vigilanza sembra che questa volta andrà all’opposizione), e i gruppi consiliari che in maggioranza sono sei. Ciò significa che qualcuno rimarrà comunque a bocca asciutta. Anche se c’è anche da considerare la variabile Tilde Minasi che potrebbe decidere di approdare al Senato. Il condizionale è d’obbligo, ma per l’esponente reggina della Lega quella di Palazzo Madama sembra essere una direzione obbligata. Lei ha spiegato che deciderà con Matteo Salvini, ma è anche vero che se la Minasi dovesse rinunciare, quel seggio andrebbe ad ingrossare le fila di Fratelli d’Italia, cosa che il leader del Carroccio vorrebbe evitare a tutti i costi.

Nel caso in cui Minasi optasse per la Regione, il secondo dei non eletti nella lista della Lega nel collegio unico calabrese è il vibonese Fausto De Angelis che nel 2018 si candidò con la Lega ma che poi approdò al partito della Meloni, candidandosi alle regionali del 2020 senza però risultare eletto. La possibile defezione della Minasi, in altre parole, aprirebbe nuovi scenari e libererebbe un posto in giunta.

Consiglio regionale, la suddivisione dei gruppi

Tornando a Palazzo Campanella e alla suddivisione dei gruppi, la guida di Forza Italia va a Giovanni Arruzzolo che in predicato di essere confermato alla presidenza dell’assemblea si è visto sorpassare all’ultima curva da Mancuso. A presiedere il gruppo di Fratelli d’Italia sarà Luciana De Francesco, mentre nella Lega è derby tra Simona Loizzo e Pino Gelardi. Non sembrano esserci dubbi sulla guida di Forza Azzurri che andrà al rieletto Giacomo Crinò, mentre Coraggio Italia, dopo l’elezione di Cirillo segretario questore, avrà in Francesco De Nisi il capogruppo.

Per quanto riguarda l’opposizione, con Amalia Bruni al gruppo misto, i giochi sono fatti per il Partito democratico e il Movimento 5 stelle. I dem saranno guidati da Nicola Irto, mentre i Pentastellati da Davide Tavernise con Francesco Afflitto che il Movimento vede già a presiedere la Commissione di vigilanza che è ambita anche dal Polo civico di de Magistris. L’impostazione originaria vedrebbe capogruppo Ferdinando Laghi e Antonio Lo Schiavo alla Vigilanza. Ma la partita è tutt’altro che chiusa.