L’annuncio fatto per stigmatizzare il caos che regna tra i democrat e le posizioni contrastanti che mettono in difficoltà la maggioranza a sostegno di Oliverio
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Domenico Bevacqua ha annunciato la decisione di autosospendersi dal gruppo consiliare del Pd. È quanto ha comunicato lo stesso consigliere regionale nel corso dell’Assemblea. «A scanso di equivoci e di possibili strumentalizzazioni - ha aggiunto - preciso subito che non è mia intenzione lasciare il partito: sono stato, nella mia provincia, uno dei protagonisti della sua nascita, allorché, dieci anni fa, ricoprivo il ruolo di segretario provinciale della Margherita. Non è più sostenibile, però, continuare passivamente a registrare nell’ambito del gruppo posizioni contrastanti e spesso in disaccordo con le decisioni della maggioranza. Per non parlare poi delle tante assenze che si registrano puntualmente ad ogni seduta consiliare e determinano la mancanza del numero legale».
Bevacqua ha poi stigmatizzato «l’accumularsi di posizioni manifestate in questi mesi e in questi ultimi giorni da autorevoli colleghi Pd». «Intendiamoci – ha detto-, ognuno ha la libertà di esprimersi come meglio sa e come meglio crede ma, per me, il civismo esasperato o il meridionalismo di bandiera, teorizzati dalla sera alla mattina, sono un rimedio peggiore del male»”.
Bevacqua ha anche espresso l’intenzione di chiedere nei prossimi giorni un incontro al reggente nazionale del partito Maurizio Martina, «affinché tutto il gruppo consiliare del Pd calabrese sia riunito e ognuno si esprima chiaramente sulle prospettive immediate che il partito intende perseguire in Calabria e nel resto del Paese».
Infine, il consigliere della maggioranza ha voluto rimarcare la sua lealtà nei confronti del governo Oliverio, anche se ha puntualizzato che mettere insieme «un fronte civico e democratico a sostegno della sua candidatura sarebbe sbagliato se ciò avvenisse in un modello nel quale non c’è posto per un progetto autenticamente riformista, qual è quello rappresentato dal Pd».