L'esponente del Partito democratico lamenta che all'ordine del giorno vi fossero «molti provvedimenti amministrativi firmati da consiglieri candidati ai vari livelli nelle elezioni dell'8 e 9 giugno»
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«A distanza di 50 anni dal regionalismo, le Istituzioni calabresi meriterebbero ben altra attenzione e rispetto da parte di chi ha avuto il mandato popolare degli elettori di rappresentarli. Quanto si sta consumando non è accettabile e si ripercuote negativamente, danneggiando il prestigio e l'autorevolezza delle massime istituzioni dei calabresi». Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti che ha abbandonato l'aula per protesta annunciando di non volere partecipare ai lavori del Consiglio regionale.
«Debbo constatare che all'ordine del giorno della seduta odierna del Consiglio regionale - aggiunge Mammoliti - ci sono molti provvedimenti amministrativi firmati da consiglieri candidati ai vari livelli nelle competizioni elettorali dell'8 e 9 giugno. Sarebbe stato opportuno evitare l'inserimento all'ordine del giorno di tali provvedimenti in piena campagna elettorale, come è sempre, tra l'altro, avvenuto nella storia politica e istituzionale della Regione. Proprio in quest'ottica, nel mio intervento avevo chiesto l'estrapolazione di alcuni inopportuni provvedimenti ma, purtroppo, così non è avvenuto. Pertanto ho deciso di non partecipare al voto di tali provvedimenti».
«Di fronte ai drammatici problemi da noi sollecitati sulla sanità, sulla bonifica di Crotone, sul lavoro - sottolinea ancora Mammoliti - la maggioranza preferisce portare provvedimenti più orientati a mance elettorali. Speriamo che ne prendano atto i calabresi, che noi provvederemo puntualmente a tenere informati».