Nuova legislatura, vecchie abitudini. Dopo una sferzante campagna elettorale regionale, i “grandi elettori” portatori di voti (o i loro parenti o amici) vengono “retribuiti” dalla politica con nomine fiduciarie ben pagate all’interno delle ormai famose “strutture” dei Consiglieri regionali che diventano, di fatto, una sorta di cambiale.
Tante sono le caselle, part-time o full-time. Oltre alle nomine come componente interno (che danno diritto a una indennità di struttura su cui da più parti ne si ipotizza l’incostituzionalità), ci sono i responsabili amministrativi e i segretari particolari, con stipendi da 20.386,32 euro lordi annui, che diventano il doppio se l’incarico è al 100%, collaboratori esperti, il cui stipendio ammonta a 16.737 euro annui se part-time e 33.474 euro se full-time e i noti autisti che oltre ai vari rimborsi forfettari beneficiano di una retribuzione da 14.353,44 euro annui se part-time, 28.706,88 euro se full time.

Le nomine leghiste

Il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso ha nominato come responsabili amministrativi Walter Placida, ex vicesindaco di Sellia Marina e presidente di Confagricoltura Catanzaro, nonchè presidente della sezione olivicola di Confagricoltura Italia. Già componente del consiglio della camera di commercio di Catanzaro e delegato nel Cda del Gal dei Due Mari; e Mario Amedeo Mormile, sindaco di Soveria Simeri e di recente eletto consigliere provinciale, già noto alle cronache nazionali per il suo incarico di “sindaco-autista” di Mancuso nel 2020.
I segretari particolari sono Francesco Noto, già commerciale della Abramo printing e Rosario Marziale, partner insieme ai parenti Enzo e Francesco della ditta “O.r.m.i.c. officina riparazioni manutenzioni di impianti carburanti”. Come portavoce, invece, Mancuso ha scelto il giornalista Romano Pitaro, fratello dell’ex consigliere regionale di centrosinistra Francesco, con un compenso da 55.442 euro annui.
La capogruppo Simona Loizzo ha nominato segretaria particolare l’avvocata Lucia Lepiane, già candidata nel 2019 alle comunali di rende (135 preferenze personali) a sostegno di Mimmo Talarico, l’ex consigliere regionale Idv poi folgorato sulla via di Luigi De Magistris. Come collaboratrice esperta, invece, c’è l’ex assessora alle politiche sociali di Rende e candidata regionale della Lega nel 2020 (con 1191 preferenze personali), Ida Bozzo.
Responsabile amministrativo è Leo Battaglia, anche lui candidato regionale della Lega (con oltre 1500 voti) nel 2021, ma candidato anche alle regionali 2020 quando divenne noto alle cronache nazionali per aver mandato suo fratello gemello ai comizi con Matteo Salvini, spacciandolo per se stesso. Entrambi i gemelli battaglia sono stati consiglieri comunali a Castrovillari.

In Forza Italia la “grana” Mattiani

Tra le nomine azzurre troviamo quelle del capogruppo Giovanni Arruzzolo, che ha confermato come autista (part-time) il fedelissimo Francesco Albertino, consigliere comunale di minoranza a Scido e segretario particolare (part-time) l’ex consigliere comunale di Taurianova Antonino Caridi.
Il presidente della commissione sanità Michele Comito, invece, ha nominato come collaboratrice esperta part-time l’ex esponente del Pd “censoriano” Melissa Garrì, già collaboratrice dell’Azienda Calabria Lavoro e, come segretario particolare, il vicesindaco di Filogaso, Daniele Rachieli.
A far discutere, però, è una nomina del forzista Giuseppe Mattiani. Come segretario particolare part-time ha scelto il funzionario del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria, Antonio Diano. Il commissario ad acta Gianluigi Scaffidi ha concesso il nulla osta al comando di Diano presso il Consiglio regionale, aggravando la situazione di grave carenza di personale dell’Asp. Basti pensare che in una recente delibera (la 772 del 9 agosto scorso, lo stesso Scaffidi fa riferimento alle “recenti inchieste giudiziarie che hanno contribuito a rendere ulteriormente precario il funzionamento della struttura tecnico amministrativa dell’Asp di Reggio Calabria”.
Un ulteriore cruccio che pone questa nomina è la circostanza per cui il comando di un dipendente pubblico che diventa componente di struttura di un Consigliere regionale sarebbe esclusa per i rapporti part-time dalla legge regionale 8 del 1996.Qualora il rimborso erogato e la relativa indennità di struttura fosse parametrato sulla base del rapporto di lavoro full-time, si potrebbe ipotizzare un danno erariale. Una bella gatta da pelare per la funzionaria regionale, responsabile delle strutture speciali, Romina Cavaggion.

Anche per i dem fiumi di incarichi

Il capogruppo del Pd Nicola Irto, candidato in pectore alla segreteria regionale, ha nominato come segretari particolari l’ex coordinatore provinciale del Pd reggino, Girolamo De Maria e l’architetto di Reggio Calabria, Domenico Fabio Ambrogio. I due autisti sono i fedelissimi Fabio Zuccalà e Francesco Foti.
L’ex capogruppo regionale Mimmo Bevacqua ha nominato segretari particolari l’ex vicesindaco di Longobucco Eugenio Zubaio e il responsabile organizzativo dell’associazione cosentina Inacus, Gianpaolo Grillo.
Il vicepresidente del consiglio regionale Franco Iacucci ha nominato segretari particolari il “suo” vicesindaco di Aiello Calabro, Luca Lepore, già collaboratore dell’ex consigliere regionale Carlo Guccione e l’ex componente della struttura del presidente della Regione Mario Oliverio, Raffaele Zuccarelli, vicino alla deputata Enza Bruno Bossio.
Come collaboratore esperto c’è Gennaro Alessandro Alessio di Acri, già componente dell’esecutivo regionale dei giovani democratici ed anch’esso guccioniano.

La nomina “chiacchierata” del M5S

In attesa di sapere se anche per gli eletti calabresi viene applicato il regolamento relativo al trattamento economico degli eletti del Movimento 5 Stelle, approvato dal Comitato di Garanzia nazionale del M5S lo scorso 11 aprile, che prevede espressamente che l’indennità mensile dei consiglieri regionali non potrà superare il tetto di 3.250 euro mensili netti, possiamo dare atto che per quanto riguarda i portaborse non vi è stata nessuna “autolimitazione”.
Il capogruppo Davide Tavernise ha, difatti, nominato Giovanni Paviglianiti come supporto tecnico interno. Quest’ultimo è stato in passato nella struttura dell’allora esponente dei “Democratici e Progressisti” Peppe Neri e prima ancora dell’esponente Pd Sandro Principe.
Oltre a lui, i due segretari particolari sono l’ingegnere Fabio Gambino, assistente parlamentare del deputato cosentino Alessandro Melicchio e “facilitatore regionale alla formazione” del M5S e Giuseppe Giorno, consigliere comunale di Luzzi per il M5S ed ex coordinatore regionale della campagna elettorale fino al luglio 2021, quando diede le dimissioni attaccando i deputati Riccardo Tucci e Massimo Misiti, additandoli come colleghi «che hanno tramato fin dall’inizio probabilmente solo per interessi personali in vista delle candidature future» e che hanno «lavorato sottobanco all’oscuro dei coordinatori». Giorno, inoltre, è titolare di un biscottificio di famiglia, “Dolce Giorno” a Santa Sofia D’Epiro.
Destinata a destare particolare attenzione, nonostante la recente svolta garantista del M5S contiano, è la nomina da parte di Tavernise nella qualità di collaboratrice esperta della coriglianese Lidia Sciarrotta.
Il padre di quest’ultima, Antonio Sciarrotta, già segretario locale di Rifondazione Comunista, attualmente è sotto processo per truffa, ma in passato è stato condannato in via definitiva nell’ambito del processo “Criscente-Corinan” per usura aggravata dal metodo mafioso. Insieme a lui venne condannato anche Giuseppe Russo, detto “u mussutu”, nonno materno della Sciarrotta, imprenditore agricolo condannato in via definitiva anche per associazione mafiosa, oltre che coinvolto nell’ambito dell’operazione “Flash Market” riguardante casi di prostituzione minorile a Corigliano. “Un pluripregiudicato legato alla locale di Corigliano” si legge sui resoconti giornalistici locali che narrano anche di sequestri milionari da parte della Guardia di Finanza di immobili a lui riconducibili nei primi anni 2000. Russo, inoltre, è suocero di Saverio Albamonte e di Natale Perri, considerati dalle procure affiliati con ruoli di primo piano alla cosca operante nella Sibaritide.
La Sciarrotta, attivista del M5S, si proposte come candidata alle europee sulla piattaforma Rousseau ma venne esclusa attraverso il cosiddetto “potere di filtro” dei candidati direttamente dall’allora capo politico Luigi Di Maio, per la sua situazione familiare. Il “ripescaggio” da parte di Tavernise, pertanto, farà senz’altro discutere.

Le altre nomine

Il segretario questore in quota Coraggio Italia, Salvatore Cirillo, ha nominato come responsabile amministrativo part-time Fiorentino Riganò, assessore comunale di Oppido Mamertina.
Il capogruppo di Forza Azzurri, Giacomo Crinò, ha nominato segretario particolare part-time il fedelissimo Ferdinando Pedullà e come collaboratori esperti due avvocati: il consigliere comunale di Stilo, Vincenzo Sorgiovanni e l’ex consigliere comunale di Siderno Renato Scopelliti.
Il capogruppo dell’Udc Giuseppe Graziano ha nominato la docente Vittoria Carnevale, responsabile del museo dell’ambiente di Rende e autrice con lui di numerose pubblicazioni, quale sua segretaria particolare full-time.
La consigliera regionale di Fratelli D’Italia, Luciana De Francesco, ha nominato segretari particolari l’assessore comunale di Casali Del Manco, Carmelo Rota e Sandra Serpa, ex moglie del politico paolano Antonio Logatto, mentre come collaboratrice esperta Annalisa Torbilio, nota per la sua partecipazione al reality show Temptation Island.
Insomma, il valzer delle nomine fiduciarie è appena cominciato.