Sembra che le cose tra maggioranza e opposizione siano state sistemate. Almeno così dice il capogruppo dem Mimmo Bevacqua che in settimana ha diffuso una nota di soddisfazione a margine della conferenza dei capigruppo di mercoledì scorso, spiegando che «finalmente» sono state ripristinate le regole previste per l’organizzazione dei lavori del Consiglio regionale e per il contingentamento dei tempi stabiliti per la risposta alle interrogazioni e alle mozioni. «Il presidente del Consiglio – ha scritto Bevacqua - ha accolto la nostra richiesta e il nostro spirito di collaborazione per tornare a una modalità di organizzazione dei lavori che garantisca il rispetto di ruoli, funzioni e prerogative di consiglieri di maggioranza e di opposizione».

Tutto bene, quindi, anche se a salutare questo nuovo inizio la maggioranza nello stesso giorno ha depositato una nuova legge omnibus, l’ennesima della legislatura, che mette insieme, nei dieci articoli della proposta, provvedimenti riguardanti le Asp, Azienda zero, l’Aterp e la Sorical, che però, forse grazie anche alla ritrovata collaborazione tra maggioranza e opposizione, passerà dalla prima e dalla seconda Commissione prima di arrivare in aula.

L’ennesima “Omnibus”

Come spesso accade il progetto di legge convenzionalmente riconosciuto come “omnibus”, riporta modifiche ed integrazioni a leggi regionali vecchie e nuove, al fine di renderle «più rispondenti all’evoluzione del nuovo contesto politico – amministrativo regionale o adeguarle alle prescrizioni del Governo», nel contesto del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni, oltre che prevedere anche disposizioni normative.

Il progetto di legge consta come accennato di dieci articoli, e all’articolo 9 viene prevista la clausola di invarianza finanziaria «atteso che le modifiche normative contenute nella proposta di legge – si legge nella relazione - hanno natura ordinamentale e non determinano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale». Tuttavia, vista la natura degli interventi bisognerà capire se effettivamente sarà così.

L’articolo 1 prevede modifiche all’articolo 20 della l. r. n. 29/2002 (Approvazione disposizioni normative collegate alla legge finanziaria regionale relative al Settore Sanità) e con particolare riferimento alle Asp è inserito il comma 3bis, prevedendo che: “Al fine di garantire il graduale passaggio alla gestione ordinaria delle aziende sanitarie sciolte, per il quinquennio successivo alla cessazione del commissariamento, può essere nominato un Commissario straordinario scelto, anche nell'ambito dell'elenco nazionale di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171 (Attuazione della delega di cui all'articolo 11, comma 1, lettera p), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di dirigenza sanitaria), fra soggetti di comprovata competenza ed esperienza, in particolare in materia di organizzazione sanitaria o di gestione aziendale, anche in quiescenza”.

All’articolo 2 si interviene per dare seguito all’impegno istituzionalmente assunto dal Presidente della Giunta regionale, finalizzato alla sostituzione del termine per la conclusione dei procedimenti di rinnovo degli accreditamenti istituzionali, che passa dal 31 marzo 2025 (per come fissato dalla legge regionale n. 31/2024) al 31 dicembre 2024.

All’articolo 4 si interviene per integrare l’articolo 7 della legge regionale n. 24/2013 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità) al fine di prevedere – si legge nella relazione - tra le potenziali attività di competenza dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica regionale (Aterp) l’acquisizione in disponibilità a qualunque titolo di immobili per finalità di edilizia residenziale pubblica, nonché per la realizzazione di interventi sperimentali di housing sociale, tra essi includendo quelli potenzialmente destinati a risolvere problematiche di integrazione presenti in alcuni comuni del territorio regionale, a forte rischio di emarginazione e che possono comportare conflitti sociali.

All’articolo 5, si apportano modifiche alla legge istitutiva di Azienda Zero, «al fine di consentire alla stessa di avviare procedure di reclutamento del personale, nel rispetto della disciplina dettata per il lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione e contestualmente si interviene in ordine alla semplificazione delle procedure, nell’ottica dell’efficienza amministrativa, e precisamente si prevede la possibilità: di acquisire risorse umane a mezzo di procedura di mobilità da parte di enti del servizio sanitario nazionale, risultando riduttiva la limitazione al solo servizio sanitario regionale; di procedere all’avvio di procedure concorsuali indipendentemente dal previo negativo esperimento della procedura di mobilità. In ogni caso, l’acquisizione del personale si prevede debba avvenire nel rispetto del tetto di spesa complessivamente previsto per gli enti e le aziende del sistema sanitario regionale.

All’articolo 6, a seguito della procedura di liquidazione coatta amministrativa del Corap e del conseguente trasferimento delle funzioni da questo esercitate nell’ambito del servizio idrico integrato, si prevede il contestuale trasferimento del personale adibito alle predette funzioni, in favore della società Sorical S.p.A., individuata dall’Ente di Governo dell’ambito (Arrical) quale gestore del servizio idrico integrato.

All’articolo 8 si prevede l’adeguamento dell’ordinamento regionale in materia di accreditamento e accordi contrattuali con le strutture sanitarie alle prescrizioni disposte dagli articoli 8 quater ed 8 quinquies del decreto legislativo n. 502/1992, stante peraltro, la prossima scadenza del termine fissato dal legislatore nazionale per uniformarsi. Inoltre si prevede che sia il Commissario ad Acta, nell’esercizio delle funzioni allo stesso rimesse, a provvedere, con Dca all’adozione delle linee guida occorrenti all’adeguamento della disciplina regionale vigente.