Cambio di vertice per il gruppo Democratici e progressisti: «L'elezione del nuovo presidente dovuta a motivi politici e organizzativi, Aieta non racconti menzogne»
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Antonio Billari è il nuovo presidente del gruppo Democratici e progressisti in Consiglio regionale. «A tale determinazione - è scritto in una nota dello stesso Billari e del consigliere Flora Sculco - si è giunti a seguito di una convocazione del gruppo, promossa da Giuseppe Aieta con all'ordine del giorno due punti: situazione politica in relazioni alle prossime elezioni regionali; organizzazione del gruppo».
«L'esigenza di dare una nuova riorganizzazione - prosegue la nota - nasce dalla necessità di assicurare un diverso e più dinamico funzionamento al gruppo, tenuto conto che fin dall'inizio della legislatura e della nomina del consigliere Aieta a capogruppo, lo stesso Gruppo consiliare non è mai stato riunito, né mai è stato convocato e né mai consultato e ciò ha impedito che si potessero affrontare, insieme e nel gruppo, i temi programmatici e istituzionali oltre che le varie proposte legislative poste all'esame delle Commissioni e del Consiglio. La riorganizzazione è avvenuta, tra l'altro, in coerenza con l'ordine del giorno della riunione, fissato dallo stesso Aieta, e si è resa ancor di più necessaria tenuto conto del fatto che Aieta non ha mai reso partecipi gli altri componenti del gruppo delle relazioni, dei rapporti e dei confronti che si sono svolti e realizzati con il resto della coalizione. Così facendo, Aieta ha negato ai componenti del Gruppo la possibilità di partecipare e condividere le azioni della coalizione, preferendo, invece, una gestione solitaria e per questo debole».
E ancora: «Per quanto riguarda, infine, la proposta del consigliere Aieta di devolvere le risorse dei gruppi consiliari al Banco alimentare, non solo trova piena condivisione da parte di tutti i componenti del gruppo DP, senza eccezione alcuna, ma anzi, ci siamo meravigliati, e anche tanto, del perché questa proposta non sia stata fatta prima, quando la gestione di quei fondi era proprio nelle mani dello stesso Aieta, ma, invece, formulata solamente dopo la nomina del nuovo capogruppo. E come mai, Aieta, nelle sue funzioni di Capogruppo, non ha, nei mesi scorsi, verificato presso gli uffici del Consiglio la fattibilità di tale proposta, per evitare di apparire come la solita battuta demagogica e populista preelettorale? Se questi sono stati gli atteggiamenti del consigliere Aieta fino a ieri non ci sorprendono le dichiarazioni apparse sulla stampa di questi giorni. Aieta sa perfettamente che le motivazioni alla base dell'elezione del nuovo Capogruppo non sono quelle che sta falsamente raccontando in giro per la Calabria, ma sono tutte politiche e organizzative. Non risulta vero che il gruppo si sia rifiutato di affrontare altri argomenti di qualunque natura, soprattutto quelli relativi ai temi della prossima competizione elettorale regionale, dei quali Aieta, in questi lunghi mesi, non ha mai fatto cenno. Quanto, piuttosto, si è semplicemente deciso di affrontarli solo dopo la riorganizzazione e nel contesto della coalizione».
«Avere dignità in politica sappiamo essere cosa dura e difficile, ce l'ha spiegato proprio Aieta con i suoi comportamenti, già alla formazione di questo Consiglio regionale, quando prima aveva annunciato la sua adesione al Gruppo del PD, ma dopo aver capito che non avrebbe avuto alcun 'tornaconto' personale, ha fatto dietrofront per tornare 'orgogliosamente' in DP. Ci vuole dignità in politica non faccia tosta e soprattutto non servono le menzogne. Desiderio del gruppo DP, alla luce della sua riorganizzazione - concludono Billari e Sculco - non è quello di fare polemica e realizzare plateali strumentalizzazioni di argomenti e temi delicati e sensibili, quanto, invece, realizzare una più caratterizzata e partecipata azione istituzionale e politica, in pieno spirito unitario e di squadra, dove tutti, compreso Aieta, possano essere protagonisti».