VIDEO | Il presidente dell’Assemblea, Filippo Mancuso, ha fissato l’elezione con un nuovo decreto per l’11 gennaio prossimo
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Nella settimana in cui si insedierà il nuovo Parlamento – sul calendario la data di inizio della diciannovesima legislatura è fissato per giovedì prossimo 13 ottobre – anche il Consiglio regionale, che ha riacceso i motori già nella settimana scorsa, intensifica la sua attività. Saranno infatti quattro le sedute di Commissione che tra martedì e mercoledì animeranno Palazzo Campanella e tra queste la seduta congiunta della Commissione di Vigilanza con la Seconda, Bilancio, per discutere della Delibera della Sezione regionale di controllo per la Calabria della Corte dei Conti sulla “Relazione annuale sulla tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nel 2021 e sulle tecniche di quantificazione degli oneri“.
Intanto però il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, che a breve convocherà la Conferenza dei capigruppo e quindi l’assemblea legislativa, ha fissato (con un nuovo decreto) per l’11 gennaio 2023 le elezioni dei 22 componenti elettivi del Consiglio delle Autonomie Locali (Cal) riaprendo i termini per la presentazione delle candidature da perfezionare entro il 30 novembre.
Un rinvio che arriva alla scadenza dei termini precedentemente fissati al 27 settembre per le candidature, con l’elezione prevista per il 20 ottobre. «Non sono pervenute candidature sufficienti a garantire l’assegnazione dei seggi nel rispetto delle indicazioni della tabella di cui alla legge regionale istitutiva del Consiglio delle autonomie locali» ha spiegato Mancuso nei giorni scorsi.
La composizione integrale del Cal è di 32 membri. Oltre ai 22 elettivi, è prevista la presenza di 10 componenti di diritto: i sindaci dei cinque Comuni capoluogo di provincia, il sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria e i quattro presidenti delle Province. Poi, tra i 22 membri elettivi, nove sindaci di Comuni non capoluogo con popolazione non inferiore a 5.000 abitanti; tre sindaci di piccoli Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti; due sindaci il cui Comune fa parte di una Unione di Comuni; tre sindaci di Comuni montani; tre sindaci di Comuni di minoranza linguistica; due presidenti di Consigli comunali.
La legge regionale istitutiva attribuisce al Consiglio la funzione di rendere pareri obbligatori sul riparto delle competenze fra Regione ed Enti locali; il conferimento di deleghe e l’attribuzione delle relative risorse; l’istituzione di enti o agenzie regionali; la proposta di bilancio regionale e modificazioni territoriali o allo Statuto.
«Con le autonomie locali – ha fatto sapere Mancuso - intendiamo avere rapporti sistematici, per attuare compiutamente il principio della partecipazione dei Comuni alle scelte della Regione». L’auspicio del presidente è d’altra parte quello di poter tenere una seduta congiunta, tra Consiglio regionale e Consiglio delle Autonomie locali, per un esame approfondito dello stato del sistema dei Comuni calabresi.