L'aspirante segretario regionale presenta un ricorso a Roma, mentre il presidente della commissione regionale per il tesseramento Italo Reale lo esorta a chiedere una proroga: «Entro questa sera gli accertamenti dovrebbero terminare»
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Mario Franchino, nell’intervista rilasciata lunedì sera a LaC News 24, lamentava come non fosse ancora disponibile l’anagrafe certificata degli iscritti al Partito Democratico. L’aspirante candidato al ruolo di segretario calabrese ha presentato in giornata un ricorso alla Commissione Nazionale di Garanzia e alla Commissione Regionale per il tesseramento.
«Informo gli Organismi preposti che ad oggi non è ancora disponibile l’anagrafe degli iscritti al partito - ha evidenziato nel documento prodotto -. Resta invece il dato che occorre presentare entro le ore 20 del 7 gennaio 2022 le candidature alla segreteria regionale».
All’esponente democrat dell’area che fa capo a Cesare Marini, così come al favoritissimo Nicola Irto, occorrono da un minimo di 250 a un massimo di 600 firme di tesserati. «Non sapendo chi siano gli iscritti, nessuno è in grado di promuovere legittimamente una candidatura o di verificarne la legittimità» spiega ancora Franchino che mette così in dubbio le date indicate dal Commissario per dare inizio alla fase congressuale.
Secondo quanto trapelato nei giorni scorsi, sarebbero circa 11mila le tessere del Pd sottoscritte in Calabria entro la data del 31 dicembre e un terzo apparterrebbero alla provincia di Cosenza. Dopo una prima verifica sull’anagrafica, è in corso quella sull’aspetto finanziario da cui salterà fuori il numero corretto. Il tempo stringe e un punto di domanda grande quanto la distanza dal Pollino allo Stretto accompagna l’avvicinarsi del 7 gennaio.
Italo Reale, il presidente della Commissione regionale per il Tesseramento, spiega a LaC News 24 che «entro questa sera gli accertamenti dovrebbero terminare. Il lavoro è stato prolungato di colpo dall’arrivo, proprio tra il 30 e il 31 dicembre, di 1600 nuovi iscritti. L’amico Franchino sa bene stiamo affrontando tanti problemi con le poche risorse a disposizione, facendo del vero e proprio volontariato per amore del Pd. Ieri, ad esempio, sono stati approvati e trascritti verbali fino all’1 di notte. Essendo pagamenti online i tempi si sono dilatati, ma non ho dubbi che se Mario chiedesse una proroga per la raccolta delle firme, il Commissario non esiterebbe a prenderla in considerazione».
Reale poi tiene a ribadire un concetto: «Sono il primo, a scanso di equivoci, a voler tenere il Congresso. Avviamoci versa questa fase, tuttavia, senza allarmismi e tragedie».