La notizia era nell’aria da un po’, dopo l’operazione “Cenide”, ma adesso arriva anche il crisma dell’ufficialità. Il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, su delega del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha nominato una commissione d’accesso antimafia al Comune di Villa San Giovanni.

L’accesso antimafia del 2018

Palazzo San Giovanni era stato già interessato nel 2018 da un accesso antimafia che si era però risolto con un giudizio prognostico negativo circa presunte infiltrazioni mafiose all’interno dell’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Siclari, oggi sospeso dopo l’arresto nell’inchiesta “Cenide”. Misura poi modificata nel divieto di dimora a Villa San Giovanni.

Oggi, dunque, arriva una nuova commissione che si insedierà lunedì e avrà il compito di mettere insieme tutti i tasselli riguardanti soprattutto le vicende che hanno coinvolto l’ufficio tecnico del Comune villese. Ma non solo.

I nomi dei commissari

La commissione avrà lo scopo di compiere accertamenti «mirati allo scopo di verificare eventuali concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare degli amministratori» ovvero su «eventuali forme di condizionamento degli stessi tali da determinare un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi e da compromettere il buon andamento o l’imparzialità dell’amministrazione comunale nonché il regolare funzionamento dei servizi».

 

Come emerso dall’inchiesta Cenide, al centro delle indagini vi è Franco Morabito, vero dominus del settore tecnico, che, stando a quanto appurato dagli investigatori, faceva il bello ed il cattivo tempo all’interno dell’ufficio. La commissione è composta dal dirigente Emilio Saverio Buda, dirigente della Prefettura; Francesco Picone, funzionario informatico; maggiore Marco Vatore, comandante del nucleo investigativo del Reparto operativo dei Carabinieri di Reggio Calabria. Un trittico di nomi che rappresenta già una garanzia sul lavoro che si andrà a svolgere.