Si tratta di disponibilità destinate ai Comuni in pre-dissesto che per motivi legati alla fragilità dei territori non riescono a generare risorse e ripianare il disavanzo
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L’invito, giunto pochi giorni fa a Palazzo Luigi Razza, sarebbe stato fatto personalmente dal sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economie e delle Finanze Laura Castelli. Destinatario della lettera il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo. Nella giornata di domani, dunque, il capo dell’amministrazione comunale del capoluogo volerà alla volta di Roma dove, tra domani stesso o al massimo il giorno dopo, presso il Mef sarà ricevuta dal sottosegretario di Stato. Ad accompagnare il primo cittadino ci saranno l’assessore comunale al Bilancio e alla programmazione finanziaria Maria Teresa Nardo e il dirigente di Settore dell’ente, il segretario generale Domenico Libero Scuglia. Tuttavia, gli amministratori di Vibo Valentia non saranno da soli: domani al Mef saranno, infatti, presenti anche i rappresentanti di altri Comuni dello Stivale in condizioni di forti difficoltà finanziaria.
Il dissesto del Comune Vibo
Al centro dell’incontro con il rappresentante del Governo Draghi, il rifinanziamento del Fondo, istituito per aiutare gli enti in difficoltà finanziarie, presente nella nuova manovra di bilancio. Il Comune di Vibo Valentia, – va ricordato – ha già ottenuto dallo stesso Fondo 12 milioni di euro, 8 liquidati all’ente per l’anno 2021 e altri 4 per il 2022, per ripianare parte del debito causa del secondo default dell’ente dopo che la Corte dei Conti ha respinto il Piano di riequilibrio finanziario presentato dall’amministrazione Limardo. L’obiettivo della trasferta nella Capitale della delegazione di Palazzo Luigi Razza è, dunque, quello di riuscire da un lato a incrementare la somma già ottenuta per l’anno 2022 e, dall’altro, ottenere altre risorse finanziarie da spalmare nell’anno 2023 visto che nella manovra di bilancio il Fondo è stato rifinanziato e che alla data dell’entrata in vigore dello stesso, il Comune di Vibo Valentia era ancora in attesa che la magistratura contabile di Catanzaro decidesse se dichiarare o meno Palazzo Luigi Razza in dissesto. Insomma, ci sono le condizioni per aprire un dialogo con il sottosegretario Castelli.
Vibo spera in nuovi fondi
Adesso ci sono a disposizione degli enti locali altri milioni di euro inseriti nel Fondo «da ripartire tra i Comuni che hanno deliberato la procedura di riequilibrio finanziario e che alla data in vigore della legge risultino avere il Piano di riequilibrio approvato e in corso di attuazione, anche se in attesa di rimodulazione a seguito di pronunce della Corte dei Conti e della Corte Costituzionale, nonché tra i Comuni che alla medesima data risultino avere il Piano di riequilibrio in attesa di deliberazione della Sezione regionale della Corte dei Conti». La norma introdotta dal Governo nasce – per come scritto da più parti – per aiutare quei Comuni in pre-dissesto che per motivi legati alla fragilità dei territori non riescono a generare risorse e ripianare il disavanzo. Meglio ancora: il Governo intende dare una mano a quegli enti locali in pre-dissesto in condizioni territoriali di povertà, con un basso indice di vulnerabilità sociale e materiale e un reddito pro capite inferiore alla media nazionale.