Consiglio comunale ballerino questa mattina a Lamezia Terme. Oltre due ore e mezza di ritardo rispetto alla tabella di marcia e non perché il centro sinistra, come aveva per tempo annunciato, non ha partecipato ai lavori chiedendo che l’attività amministrativa si areni in attesa di sapere se il Comune verrà sciolto o meno, ma perché ostruzionismo ci è stato in maniera più o meno velata anche dal resto dell’opposizione e dalla maggioranza.

 

Quelle due ore e mezza di ritardo sono servite, infatti, a mettere in moto un meccanismo di telefonate per riuscire a racimolare il numero legale visto che tante erano le assenze. Movimenti non indifferenti poi anche nelle altre frange dell’opposizione. Con i tre consiglieri non del centrosinistra ( Gianturco, Mastroianni e Cutrì) che, dopo avere chiesto a gran voce che la seduta iniziasse, si sono assentati durante l’appello per poi rientrare una volta che raggiunto il numero legale la seduta è partita.

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Una scelta spiegata dal consigliere Gianturco così: “Vogliamo evidenziare che la maggioranza bulgara che prima il sindaco aveva non c’è più. Mascaro dovrebbe prenderne coscienza e ragionare se sia il caso o meno di rassegnare le dimissioni e riportare la città al voto”. Ma dal canto suo Mascaro spiega di essere sereno e di avere per ogni assenza in seno alla maggioranza una giustificazione.

 

Tiziana Bagnato