Il consigliere regionale che occupa anche un posto in minoranza nell pubblica assise del centro tirrenico ha attaccato duramente la politica locale elencando una serie di questioni che starebbero mandando la città in crisi profonda
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«È la solita storia che va avanti da mesi. Selfie, annuncite e poi zero+zero=zero». È un insolito Giuseppe Aieta quello che stamattina ha parlato ai cittadini pubblicando un post al vetriolo puntando il dito contro i colleghi della maggioranza comunale guidata dal sindaco Ermanno Cennamo. Solitamente pacato e riflessivo, stavolta il consigliere della minoranza, che è anche consigliere regionale, ha apertamente parlato di "politica del selfie".
Dal porto all'ospedale, la città affonda
A sostegno di tali affermazioni, Aieta ha scritto un elenco dei fatti che starebbero mandando Cetraro in crisi profonda. Il primo riguarda certamente l'insabbiamento del porto cittadino: «Da febbraio stiamo chiedendo di rimuovere 4 secchielli di sabbia nel porto e ad oggi zero. Quella sabbia si è trasformata in diga per cui a fronte di 10.000 € necessari all’inizio siamo arrivati a 100.000 € per rimuovere tonnellate di sabbia». Poi mette in luce la questione dei vaccini: «Avevamo chiesto mesi fa di implementare il numero dei vaccini ma ad oggi i cittadini sono ancora costretti a percorrere chilometri per vaccinarsi. Anche qui, selfie, annuncite e zero spaccato». Ed in, ultimo, non per importanza, l'ospedale: «Avevamo chiesto unità sulla sanità ma siamo stati costretti a gesti eclatanti per avere date certe sulle cose da fare. Anche qui, zero spaccato, offese per quei cittadini operosi che protestano e qualche inseguimento finito in una triste sala d’attesa».
«Urge liberare i profumi della città»
Aieta è un fiume in piena: «È meglio fallire nell’originalità che sperare di avere successo nell’imitazione - dice riferendosi agli avversari politici -. Il problema di chi imita è che si accontenta di inseguire e non di farsi inseguire. Per cui consiglio di trascorrere una tranquilla serata in una delle tante cantine di qualità per schiarirsi le idee, recuperare serenità e raddrizzare il tiro. La credibilità della città sembra ormai confinata in mille bottiglie per cui urge utilizzare un cavatappi che liberi il bouquet e sprigioni i delicati profumi a cui per lunghi anni abbiamo dedicato tempo e sudore».
Il caso della Pediatria
A surriscaldare gli animi, nelle ultime ore, sarebbe stato l'incontro tra Aieta e il commissario Asp La Regina, che nella giornata di ieri aveva generato diverse reazioni. Ma facciamo un passo indietro. L'ospedale già smantellato di Cetraro ora rischia di perdere anche il reparto di Pediatria a causa della carenza di personale medico e Aieta coglie l'occasione per ribadire pubblicamente che le promesse della sul nosocomio Iannelli sono state solo fumo negli occhi. Come quelle, ad esempio, che davano per certa la riapertura delle sale operatorie o il punto nascita. Aieta quindi due giorni fa minaccia di incatenarsi in ospedale. Ma in quelle ore la sua protesta spinge il commissario La Regina a convocarlo per una riunione che si è tenuta l'indomani. Aieta lo comunica sui social ai cetraresi. Ma in via Alimena, negli stessi minuti, si presentano anche il sindaco Ermanno Cennamo e Carmine Quercia, che non sarebbero stati invitati, pur riuscendo poi a parlare con il commissario, e che comunque ne hanno dato notizia sui social. Arrivano senza avvisare, dopo averlo appreso grazie a un post in cui Aieta dà notizia della sua convocazione. Un episodio che sarebbe stato percepito dal consigliere regionale come un pubblico affronto. E così, stamattina, ha reso pan per focaccia.