Un consiglio comunale convocato in tutta fretta, quello previsto in seconda convocazione per oggi pomeriggio alle 16 (ma verosimilmente non inizierà prima delle 17), per la trattazione di sette punti all’ordine del giorno. A iniziare, non in questo ordine temporale però, dalla proposta sulle variazioni al bilancio di previsione 2021-2023 per l’iscrizione di fondi e contributi, previsti dal Dl 73/’21, da nuovi finanziamenti regionali e l’applicazione di avanzo accantonato e vincolato con delle “poste” da riservare al Magna Graecia Film Festival (evento a cui il sindaco Sergio Abramo tiene moltissimo a livello personale e quindi, pandemia o non pandemia, crisi o non crisi, mai lesina sostanziosi contributi pubblici) e addirittura per il successivo acquisto degli addobbi natalizi. Spazio, tuttavia, anche a quattro delibere sull’acquisizione al patrimonio indisponibile di Palazzo De Nobili di beni immobili confiscati alla mafia, situati nel quartiere di Gagliano in contrada Lenza e nelle vie Petrosa di località Madonna del Pozzo, Molè a Germaneto e via Emilia.

Secondo le ormai solite indiscrezioni della vigilia, però, nel corso dell’assemblea dovrebbero anche registrarsi le dimissioni del membro dell’assise, abramiano di ferro, Demetrio Battaglia. Un forfait dovuto - se sarà confermato in Aula per come sembra - più che a ragioni politiche, in senso stretto intese, pure alla particolare condizione professionale del diretto interessato il quale, oltre a essere uno stimato avvocato, opera per conto dell’Esercito Italiano con frequenti e lunghe missioni molto lontano da Catanzaro e talvolta persino all’estero. Una posizione sinonimo di reiterate assenze e astensioni dai lavori consiliari e dalle altre attività connesse alla delicata funzione del componente del civico consesso. Fatto sta, dunque, che il Consiglio assomiglia sempre più al Grand Hotel. Un posto in cui c’è “gente che va e gente che viene”.

Il piatto forte del dibattito dovrebbe comunque essere il confronto tra il sindaco e Manuela Costanzo con quest’ultima che ha già affermato: «All’ultima seduta Abramo, irritatosi per una mia battuta, mi ha risposto molto male e ha abbandonato il suo posto. Vedremo quindi se fra qualche ora, quando ho intenzione di dire un bel po’ di cose, stavolta molto serie, su come amministra o meglio non amministra la città pensando ai propri interessi politici, sarà presente o meno o magari andrà via quando prenderò la parola. Sarebbe meglio non lo facesse e rispondesse anche alla puntuali domande del collega d’opposizione Sergio Costanzo».