Mentre si è ancora in attesa della proclamazione degli eletti in Consiglio regionale e della formazione della nuova giunta, a Reggio Calabria ci si prepara alle comunali. Con tutta probabilità la data sarà quella del prossimo 31 maggio, quando andranno al voto anche alcune Regioni italiane, ma si aspetta che il Ministero renda nota la data ufficiale.

Il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà, alle prese con lo spettro del dissesto dopo l’ultima pronuncia della Corte Costituzionale sulle anticipazioni di tesoreria e con la gestione della raccolta differenziata in tilt, attraversa un momento di particolare difficoltà. Ha intenzione di ricandidarsi, ma alcuni dei suoi consiglieri, Nicola Paris e Demetrio Marino, sono passati con il centrodestra e altri sarebbero in procinto di farlo.

 

Le candidature a sinistra

Come se non bastasse proprio a sinistra continuano a proliferare le candidature a sindaco. Da tempo Saverio Pazzano, alla guida del movimento La Strada, e con la benedizione di DemA e del sindaco di Napoli De Magistris, è in campo ed erode consensi da sinistra, così come fa Nino Liotta, ex consigliere comunale di centrosinistra di qualche consiliatura fa, che è sceso in campo da outsider e costruendo la sua candidatura su facebook.

A preoccupare Falcomatà anche i movimenti del suo ex assessore alla Legalità Angela Marcianò, allontanata dalla giunta per contrasti con il primo cittadino. All’epoca Angela Marcianò aveva soffiato il posto in segreteria nazionale Pd al sindaco provocando la rottura con Matteo Renzi. La Marcianò, dopo tante titubanze, sembra essere pronta a scendere in campo alla guida di liste formate soprattutto da professionisti e dipendenti pubblici che negli scorsi giorni si sono dati appuntamento alla libreria Culture per fare il punto della situazione.

 

Gli appelli all'unità

Un rischio di frammentazione che è stato colto sia dal presidente del Consiglio comunale Demetrio Delfino che dal capogruppo Nino Castorina che hanno chiesto un fronte comune per affrontare l’avanzata delle destre. In particolare Castorina si è prodotto in un duro attacco ai neo eletti consiglieri regionali Domenico Creazzo e Tilde Minasi, bollandoli come espressione della classe dirigente che ha provocato lo scioglimento del Comune di Reggio. Secca la replica di Minasi su facebook: «Siamo davanti a una filastrocca elementare ripetuta all’infinito dietro la quale troviamo il nulla» e ha puntato l’indice contro i pessimi risultati ottenuti dalla gestione Falcomatà.

 

Centrodestra e il candidato senza tessera

Il centrodestra, invece, forte del successo appena ottenuto lavora sotto traccia e, come annunciato da Francesco Cannizzaro, comincerà la discussione sul nome del candidato sindaco dopo la formazione della giunta regionale. Fdi e Lega hanno già rivendicato l’intenzione di esprimere la candidatura, ma Fi ha ricordato i rapporti di forza venuti fuori dalle urne regionali. Ci sarà insomma da discutere e non è escluso che alla fine venga fuori un candidato “senza tessera di partito” così come detto da Matteo Salvini e non escluso da Francesco Cannizzaro.

E non mancano certo i rumors in ordine a un possibile dialogo proprio tra Angela Marcianò e la Lega che però ha il neo di aver fatto parte, seppure per un breve periodo, della segreteria Renzi.

 

Cinque Stelle in crisi

I Cinque Stelle, infine, sono completamente in alto mare dopo essere scomparsi alle regionali. E l’unico dato certo, per come affermato da Federica Dieni, è che non appoggeranno la corsa di Angela Marcianò come qualcuno aveva lasciato ipotizzare.