«È giusto e doveroso agire in questa direzione alla luce di quanto ha detto il Tribunale di Lamezia che ha verbalizzato ben 35 pagine di anomalie, vogliamo capire quello che è successo».

L’ex candidato a sindaco per il Movimento cinque stelle, Silvio Zizza, ha presentato oggi in conferenza stampa le motivazioni a sostegno del ricorso presentato al Tar con il quale si chiede l’annullamento del voto in toto o nelle sezioni in cui sono state riscontrate anomalie alle ultime elezioni comunali a Lamezia Terme. 

Non irregolarità sporadiche ma ripetute, tanto da coinvolgere 39 sezioni su 78 e da costringere la commissione elettorale a lavorare per giorni prima di arrivare ad una quadra sulla composizione del consiglio comunale.

«C’è un verbale dell’ufficio centrale elettorale del tribunale di Lamezia che ha sequestrato i verbali in 39 sezioni. Verbali corretti a penna, totali non compilati o compilati a matita. Altre situazioni aritmicamente impossibili – ha spiegato il legale di Zizza, Gaetano Liparoti - come ad esempio i casi in cui il totale dei consiglieri appartenenti ad uno stesso genere supera il totale dei voti avuti dalla lista, quando è noto che non si può votare il consigliere senza votare la lista a cui appartiene». 

«Circostanze macroscopiche di portata tale da indurci a ritenere che le elezioni debbano essere annullate integralmente o nelle sezioni in cui sono state riscontrate» ha sottolineato l’avvocato. 

Zizza ha snocciolato le motivazioni del ricorso sottolineando il fatto che non si tratterebbe di questioni di poltrona, ma di principio e di avere per questo fatto appello a tutti gli ex candidati a sindaco. Ad accogliere il suo invito Rosario Piccioni ed Eugenio Guarascio che, impossibilitato ad intervenire, ha mandato un suo delegato.