«Il Tavolo Adduce ha certificato quanto da tempo da noi sostenuto: a fronte di un commissariamento della sanità calabrese iniziato nel lontano 2010 si è registrato un peggioramento progressivo dei Livelli essenziali d’assistenza e una crescita della mobilità sanitaria passiva di oltre il 30%». Lo sostengono, tramite nota, i segretari provinciali Pd: Luigi Guglielmelli, segretario della Federazione di Cosenza; Gino Murgi, segretario della Federazione di Crotone; Gianluca Cuda, segretario della Federazione di Catanzaro; Enzo Insardà, segretario della Federazione di Vibo Valentia e Giovanni Puccio, commissario Federazione Reggio Calabria.

"Sciacallaggio irresponsabile"

«Non consentiremo a nessuno di ribaltare la realtà a discapito dei calabresi e di chi in questi ultimi anni ne ha difeso strenuamente gli interessi, adoperandosi in ogni modo per evitare questi rovinosi risultati. E’ del tutto irresponsabile lo sciacallaggio politico di chi, per responsabilità soggettive dirette ed indirette, aveva il preciso dovere, in questi anni, di impedire che interessi particolari, spesso del tutto inconfessabili, avessero il sopravvento rispetto a quelli generali che ribadiamo essere esclusivamente la salute dei calabresi.

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"Rischio strumentalizzazione"

Va respinto, pertanto, ogni tentativo di strumentalizzare questo tema delicato e di contrastare la legittima aspettativa di consegnare alla Calabria il Governo della sanità, attraverso false rappresentazioni della realtà non solo sociale ma anche politica della nostra regione e dei suoi protagonisti, alimentando il venticello della calunnia.Alla luce degli ultimi accadimenti, infatti, siamo ancora più convinti che la battaglia del Governatore, affinchè entro questo fine mese venga affrontato e superato  l’attuale commissariamento della sanità in Calabria, si identifichi con gli interessi dei cittadini, del Governo centrale e del Partito Democratico».