Il candidato di M5S e Sinistra Italiana farà da spettatore nel turno di ballottaggio: «Nulla devo e nulla dobbiamo come coalizione né all’una né all’altra parte politica»
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Dopo aver detto no all’apparentamento con Natale Zanfini, in vista del turno di ballottaggio, Angelo Giovani Cofone chiarisce il perché del mancato accordo e mette il punto anche su un possibile avvicinamento alla coalizione guidata dall’altro candidato a sindaco Pino Capalbo.
«Nei giorni scorsi, a seguito di una meditata ed approfondita analisi politica, mi sono espresso, per conto e quale candidato sindaco della coalizione Alternativa per Acri, per il non apparentamento con nessuna delle altre due coalizioni ancora in corsa per il ballottaggio del prossimo 26 giugno». Inizia così una nota stampa diffusa da Angelo Giovanni Cofone, candidato alle elezioni amministrative di Acri con M5S e Sinistra Italiana e futuro consigliere comunale di Acri.
«Detta decisione ha suscitato molte reazioni contrastanti in città ed in gran parte dei cittadini che probabilmente ipotizzavano una determinazione diversa. Reazioni che in parte sono andate oltre le valutazioni politiche ed hanno investito direttamente la mia persona». «Tutto ciò – continua Cofone – merita un chiarimento diretto e definitivo al fine di sgombrare il campo da ogni fraintendimento poiché la mia onestà intellettuale e morale non può essere messa in discussione da chicchessia a seguito di una scelta effettuata in linea con i principi ed i valori espressi durante l’intera campagna elettorale che ci permetterà di esercitare un ruolo di controllo e di opposizione ferma, determinata e libera da condizionamenti».
Il no a Zanfini
Cofone spiega il perché del no all’apparentamento con la coalizione Zanfini: «La decisione di non sottoscrivere alcun apparentamento tecnico con la coalizione civica è stata dettata dalla incompatibilità tra una forza politica come Sinistra Italiana, che è partito della coalizione Alternativa per Acri, e liste civiche espressione, tra le altre, anche di figure che rivestono ruoli politici ed istituzionali nel centrodestra».
«Questo dato – si legge ancora -, dopo una personale ed approfondita valutazione politica, mi ha portato alla consapevolezza che non si poteva firmare alcun accordo poiché si sarebbe vanificato tutto l’impegno profuso in un progetto che si è posto come primo obiettivo la rinascita di una sinistra vera ed alternativa ad Acri, elemento che si è rivelato determinante nella mia decisione di scendere in campo accettando la candidatura a sindaco».
Cofone "allontana" anche Capalbo
Il candidato che nel primo turno ha ottenuto 1232 preferenze, pari al 10,68% parla anche della coalizione Capalbo: «Allo stesso tempo, e lo sottolineo con forza, il no all’apparentamento con la coalizione civica di Natale Zanfini non significa in alcun modo che si intende sostenere la coalizione dell’amministrazione uscente, che più volte ho definito di pseudo-sinistra, le cui deficienze amministrative e politiche ho ampiamente denunciato dai palchi in campagna elettorale e che qui ribadisco con fermezza e determinazione».
«Le eventuali ed ipotetiche convergenze programmatiche, pur nel rispetto dei rispettivi ruoli assegnati dall’elettorato, che oggi vengono sbandierate nei comizi elettorali per puro opportunismo elettorale vengono rispedite al mittente poiché escludo che vi potrà mai essere unità d’intenti con una coalizione che da tempo ha tradito i valori della sinistra, anteponendo l’interesse personale a quello collettivo, ed al cui interno vi è una intera lista, proprio quella a sostegno del candidato sindaco uscente, formata da ex amministratori, esponenti e rappresentanti del centro destra (!!), ed è per tali motivi che, personalmente, mi sento di affermare di non poter mai sostenere elettoralmente una tale coalizione di pseudo-centrosinistra».
Cofone: «Ripudio ogni forma di mala politica»
«A scanso di ogni dubbio tengo inoltre a precisare che nulla devo e nulla dobbiamo come coalizione né all’una né all’altra parte politica ancora in corsa per il ballottaggio poiché nessun accordo sotterraneo e di potere è stato mai stipulato dal sottoscritto. Voglio perciò tranquillizzare i miei elettori che tutte le voci da bar che stanno circolando in questi giorni altro non sono che il frutto di fango elettorale in quanto io vivo del mio lavoro e non ho mai ricevuto alcun favoritismo o prebenda da chicchessia e sfido chiunque a provarmi il contrario (!), tanto più per influenzare la mia ultima determinazione nel non voler ratificare alcun apparentamento politico in vista del turno di ballottaggio !!»
«Per formazione personale – scrive ancora Cofone – e familiare ho sempre ripudiato ogni forma di mala politica e di clientelismo e non ho alcuna intenzione di assoggettarmi ad un sistema che ha trascinato la nostra città nelle condizioni in cui si ritrova. Continuerò a vivere del mio lavoro che non prevede alcuna regalia di incarichi al sottoscritto né ad Acri né fuori Acri».
«In una comunità dove tutti rispettano le regole della convivenza civile non ci sarebbe bisogno di precisare certe cose ma evidentemente lo scadimento morale e la pochezza politica che sta vivendo la nostra città da qualche decennio porta anche a questi deludenti risultati, per cui invito quanti si stanno prodigando in questo cattivo esercizio della politica a farsi un esame di coscienza oppure a dimostrare con dati certi ed alla mano le loro infamanti ed ingiuriose accuse».
I ringraziamenti
«Ringrazio nuovamente tutti coloro che hanno voluto dare fiducia a me e alla mia coalizione e garantisco una opposizione seria e determinata fatta solo per il bene della città. Nell’esercizio del ruolo di opposizione assegnatomi e con le mani libere mi batterò in ogni modo, col supporto delle forze che mi hanno appoggiato per far sì che almeno i punti essenziali del programma presentato (viabilità, sanità, emergenza idrica e fognaria, politiche giovanili, trasparenza amministrativa) vengano realizzati nel solo ed unico interesse dei cittadini, vigilando affinché nessun favoritismo o personalismo abbia il sopravvento sul prioritario interesse collettivo e sul regolare e diligente svolgimento dell’attività amministrativa».
«La decisione finale – si legge in conclusione – per ciò che concerne l’amministrazione della nostra città tra qualche giorno sarà tra le mani degli elettori che sapranno sicuramente scegliere per il meglio».