Il gruppo formatosi a Rende risponde all'autore dello studio di fattibilità e comunica di aver raccolto quasi 3mila firme: «Ha dato solo risposte generiche e prive di concretezza»
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Fa discutere eccome l’intervista rilasciata da Luigino Sergio. L’autore dello studio di fattibilità, alla base dell’iniziativa legislativa dei consiglieri regionali di centrodestra che mira alla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero, è finito nuovamente nel mirino del Comitato spontaneo formatosi a Rende. Come noto, è composto da una serie di associazioni e di movimenti civici che nei giorni scorsi hanno comunicato di aver raccolto circa 3mila firme per opporsi alla proposta di legge. Questa dovrebbe approdare in aula a gennaio e non più entro la fine dell’anno.
L’intervista | Città unica, il prof Sergio difende lo studio di fattibilità: «Rende e Castrolibero non si accolleranno i debiti di Cosenza»
«L’intervista inutilmente difensiva del professore Luigino Sergio è così generica e, quindi, debolissima da non meritare alcun commento – hanno esordito -. Accademica perché priva di concretezza al pari del suo studio frutto di ben sette mesi di faticoso lavoro, che si caratterizza per la superficialità con cui tratta gli argomenti, sia tecnici che finanziari, e l’automaticità a cui fa pervenire i risultati. Di fatto dalla fusione, secondo lui, scaturirebbero solo vantaggi e benefici per tutti. L’uscita di Luigino Sergio conferma poi la parzialità della sua posizione».
Gli "indipendentisti" rendesi richiamano poi la nota di censura dello studio di fattibilità diramata il 3 dicembre, «il cui contenuto demolitorio del lavoro di Sergio rimane integralmente valido». In quell’occasione rilevarono una serie di eccezioni a quanto presentato nel corso dell’ultima audizione della I Commissione Affari Istituzionali della Regione Calabria presieduta da Luciana De Francesco. «C’è una grande criticità che riguarda la situazione finanziaria del comune di Cosenza, che non è riportata esattamente nello studio di fattibilità, che si riferisce ad un deficit cosentino intorno ai 150 milioni di euro - dissero la settimana scorsa -. Questo dato sembrerebbe superato dal momento che lo stesso sindaco Caruso, realmente, ha più volte dichiarato che il deficit reale si aggira attorno ai 400 milioni di euro».
Le risposte fornite dal professore al nostro network non hanno tuttavia soddisfatto il Comitato. «La difesa di Luigino Sergio è così generica, le sue conclusioni così eteree e non dimostrate (mai sottoposte a verifica), da divenire un vero e proprio j’accuse a se stesso. Con uno sforzo immane, perché nulla c’è da replicare - hanno aggiunto - rassegniamo una considerazione ed un quesito».
Gli stessi, tuttavia, hanno concluso il proprio intervento con una considerazione. «Nel corso della sua affannosa difesa Luigino Sergio afferma che tutti i presunti benefici derivanti dalla gestione comune dei servizi si sarebbero potuti raggiungere attraverso l’Istituto dell’Unione dei Comuni che noi proponiamo. Polemicamente, però, il Sergio si chiede perché l’Unione non si è realizzata sinora. Evidentemente, i mentori di Luigino non lo hanno informato che la nostra proposta è antica, conta molti anni, per come testimoniano infinite note stampa e delibere di consiglio comunale. Il quesito: chi ha incaricato Sergio di redigere lo studio e quanto è costato? Attendiamo risposte - hanno chiosato -. Da Sergio e non solo».