Il primo cittadino Giovanni Greco: «Serve uno studio di fattibilità, il nostro è l'unico Ente “sano” dei tre». E sul referendum: «Il quorum complessivo è un obbrobrio costituzionale»
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Un tentativo di annessione. Così il consiglio comunale di Castrolibero ieri pomeriggio ha bollato la bozza di proposta di legge sulla città unica con Cosenza e Rende che circola in Regione. Non solo, perché ha diffidato la Regione dal prenderla anche solo in considerazione. Il primo cittadino Giovanni Greco e l’ex consigliere regionale Orlandino Greco, tra i papabili a succedergli sulla poltrona di sindaco nonostante il dribbling sulla domanda, sono stati netti. Chiedono uno studio di fattibilità finanziaria perché il loro «è l’unico Ente “sano” dei tre» e pretendono che sia tenuto conto della volontà popolare.
Nella mozione, anticipata la settimana scorsa durante la trasmissione “Dopo la notizia” in onda su LaC Tv, si è fatto riferimento al caso-Temesa che avvelena il battage mediatico ad Amantea. La frazione di Campora San Giovanni, come noto, dovrebbe staccarsi dal comune di appartenenza ed unirsi a Serra d’Aiello così da creare un nuovo centro di governo. Al momento il Consiglio di Stato ha bloccato la consultazione popolare prevista per il 22 gennaio. Il Comune di Castrolibero, a sua volta, avvierà le procedure per indire entro il 30 ottobre 2023 un proprio referendum interno. «Poi vedremo alla Cittadella come si porranno dinanzi al giudizio dei residenti» hanno evidenziato i rappresentanti istituzionali.