“Qual è la vera urgenza del governo regionale e nazionale?”. È quanto chiede l'eurodeputata Laura Ferrara all'ennesima notizia circa la realizzazione del cimitero del migrante nel Comune di Tarsia, opera che dovrebbe essere «realizzata, con procedura d’urgenza, dal Ministero degli Interni di concerto con il Comune di Tarsia e la Regione Calabria, e ultimata entro il prossimo mese di giugno», così per come riportato stamattina dagli organi di stampa.


“Non è possibile – continua la portavoce al Parlamento europeo - che di fronte a mille urgenze, prima tra tutte Rosarno e la sua baraccopoli, il Governo dia il via, peraltro con procedura d'urgenza, alla realizzazione di un'opera che è tutt'altro che urgente.
Invece di preoccuparsi di fornire risorse a quei Comuni che hanno più difficoltà a fronteggiare i problemi dell'accoglienza e dell'integrazione, il governatore calabrese caldeggia presso il Ministero l'esecuzione di un progetto, a spese dei contribuenti, per i migranti che purtroppo hanno già sacrificato la loro vita.


«Bisogna mettere a punto un progetto che consenta di realizzare condizioni di accoglienza diffusa sul territorio», sono le parole del Presidente Oliverio all'indomani della sua visita alla tendopoli di Rosarno, era gennaio. In quella baraccopoli ci sono stata anche io – continua la Ferrara - e sapere di un possibile impegno da parte del governo regionale mi aveva sollevata. Ma è chiaro che si è trattato dell'ennesima strumentale propaganda.


Non si può da un lato riconoscere l'emergenza nel settore dell'accoglienza e dall'altro portare avanti richieste di risorse a Roma, per un'opera al momento non necessaria, né ai cittadini che la pagheranno con le proprie tasse, né a quanti ogni giorno fuggono da Paesi in crisi.


Chiedo direttamente al presidente Oliverio – conclude la rappresentante del Movimento 5 Stelle - di dare conto ai cittadini calabresi circa i costi reali per la costruzione del cimitero. E di spiegare una volta per tutte quali sono gli interventi veramente urgenti per la crisi umanitaria che la Calabria si trova ad affrontare ad ogni nuovo sbarco. Se è vero come è vero che la Regione non ha competenze in materia, una volta che decide di intervenire, lo faccia almeno nella direzione corretta, dia priorità all'assistenza ed accoglienza dei migranti quando questi sono ancora in vita”.